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L’appartamento si trova nella zona residenziale dell’EUR, a ridosso del laghetto e di fronte ad una grande area verde che una volta ospitava il velodromo romano.
Tutto in questa zona continua a raccontarci di quella fortunata stagione in cui le Olimpiadi (Roma, 1960) diventavano l’occasione per costruire nuovi pezzi di città.
Sin dal primo sopralluogo la tettonica e i materiali dell’edificio, il verde di pertinenza e l’orografia del terreno hanno conquistato la nostra vista, seppur da subito lo spazio domestico esprimesse il bisogno di essere aggiornato allo stile di vita della famiglia cui era destinato.
Grazie al doppio ingresso l’appartamento si è prestato ad essere diviso in due unità familiari, uno di 120 mq e uno piccolo di 30 mq destinato a studio professionale.
I materiali e le finiture scelti per il progetto di Interior Design sono il risultato della campionatura effettuata sui materiali presenti e poi reinterpretati in chiave contemporanea. La griglia strutturale visibile nel corpo scale ci hanno suggerito la stessa finitura anche per i pilastri isolati all’interno dell’appartamento, il tono roseo del parquet è un richiamo cromatico al rivestimento in cortina, mentre la scelta dei rivestimenti in ceramica di forma triangolare ripropongono l’effetto cangiante e mutevole del sole nel passaggio tra le fronde dei bambù ad alto fusto, visibili dalle numerose finestre che dettano il ritmo perimetrale della casa.
| illuminotecnica Valentina Ribeca_Obor illuminazione |
opere edili Proge.in sas | infissi esterni Roberto Di Reda | infissi interni Brancalab
| Severine Queyras