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Il castello sforzesco è uno dei monumenti più importanti della città di Milano. I muri possenti in mattoni definiscono un panorama di corti e prospettive organizzate in un sistema equilibrato e rigoroso.
L’umiltà dell’intervento “nuovo” di fronte all’enormità della storia non preclude la qualità dell’intervento, né la sua identificabilità. Il progetto della nuova caffetteria insegue l’idea di un’architettura modesta, che non competa con il contesto architettonico ma che non rinunci all’affermazione della propria presenza.
Il volume in ferro e vetro è definito determinato dalla presenza degli elementi strutturali, un sistema di sei portali in acciaio, fissati su una griglia appoggiata a terra. I serramenti alti e sottili rimarcano il ritmo lasciando grande spazio alla trasparenza. Ne nasce una scatola di ferro e vetro da cui osservare il paesaggio storico in tutta tranquillità. La copertura vetrata permette la trasparenza visiva delle torri del castello che sovrastano il nuovo edificio.
L’evanescenza dell’architettura viene ottenuta grazie anche alla scelta di risolvere le esigenze impiantistiche rendendole invisibili. Il sistema elettrico viene ripartito su tutti i portali principali, nascosto nello spessore tra un serramento e l’altro. Il sistema idrico che collega bagni e bancone viene fatto passare in apposite asole nella base metallica. Il sistema di scarico dell’acqua piovana, le gronde e i pluviali sono realizzati in accordo al sistema strutturale, realizzati con bordi in metallo che lasciano sia il canale di gronda che il pluviale come spazi a vista dove è possibile vedere l’acqua scorrere.
Il pavimento in legno e i tavoli in legno di briccole riciclato sono gli unici elementi che emergono nel panorama minimalista dell’interno. I tavoloni centrali, realizzati su nostro disegno, hanno le gambe sfalsate, per liberare l’angolo, e il legno di briccole riciclato, con le sue imperfezioni, dona carattere unico a questi begli elementi d’arredo.