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新教堂“红母教会”室内设计案例解析

2015/10/05 00:00:00
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Piazza della comunità
新教堂“红母教会”室内设计案例解析-1
Prospetto dal sagrato
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Prospetto dal sagrato
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Aule catechiesi
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Vista di insieme dell'edificio chiesa
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Piazza del campanile
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Piazza del campanile
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Retro abside dell'edificio chiesa
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Piazza della comunità + aule
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Cappella feriale
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Salone parrocchiale
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Salone parrocchiale
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Area giochi per bambini
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Interno aula liturgica - vista dall'ingresso
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Elementi artistici - Ambone + Fonte battesimale
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Aula liturgica - vista dall'altare
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Penitenzeria
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Interno della cappella feriale
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Area presbiteriale
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OBIETTIVI GENERALI
L’idea di progetto per la nuova chiesa Redemptoris Mater di Cinisi nasce dall’analisi degli obiettivi liturgici, pastorali, funzionali ed estetici dell’intervento, ricercando un equilibrio tra il valore cultuale dell’opera e il valore culturale dell’espressione architettonica. La chiesa, orientata a est lungo la stessa direzione dell’asse longitudinale della Cattedrale di Monreale, Basilica madre dell’Arcidiocesi, si compone a partire dal posizionamento dell’altare e dalla successiva costruzione degli spazi liturgici intorno ad esso. Lo spazio sacro assume un impianto centrale in cui l’assemblea dei fedeli si dispone a raggiera intorno all’altare e in cui la parete concava di fondo del presbiterio, estendendosi su entrambi i lati, conferisce alla chiesa il valore fondamentale di casa della comunità. Anche il muro opposto al presbiterio, estroflettendosi sul punto mediano verso l’esterno, consolida la configurazione avvolgente dell’aula e genera l’avanzamento del grande portale d’ingresso, il cui significato di “soglia” è esaltato da grandi setti che lo inquadrano. La forma quadrangolare dell’edificio-chiesa è definita alle spalle del presbiterio dalla cappella feriale, situata a sinistra, e a destra da un corpo su due livelli, destinato a pian terreno a sacrestia, nursery e servizi e al piano primo a ufficio, archivio e servizi. La cappella feriale e la sacrestia sono poi collegate tramite un corridoio vetrato che lascia apprezzare l’integrità del muro concavo absidale. La cappella feriale, che si sviluppa lungo un asse parallelo a quello del muro dell’abbraccio, possiede una grande porta sul prospetto laterale della chiesa che, aprendosi completamente, consente, in occasione delle celebrazioni all’aperto, di estendere la superficie dell’assemblea all’esterno, mantenendone la direzione rivolta verso l’ altare. L’immagine interna della chiesa è quella di uno spazio in cui, nella sobrietà di spazi e superfici, forma e luce enfatizzano l’importanza dell’altare e dell’asse salvifico, ma allo stesso tempo l’unità armonica dell’aula liturgica. Infatti, l’asse salvifico e il presbiterio vengono evidenziati da una fascia di tetto più alta rispetto al resto dell’aula, segnata da tagli di luce laterali e interrotta da un grande lucernaio circolare al di sopra dell’altare. L’unità dell’aula, invece, viene esaltata da una configurazione prospettica a croce verso l’area presbiteriale, che investe con le sue linee continue tutto lo spazio sacro, conferendo allo stesso integrità e fluidità di percezione; infatti, delle lunghe vele sospese circondano tutta l’assemblea dei fedeli e celano, al di là delle stesse, dei lunghi fasci luminosi. Questi ultimi, in corrispondenza dei luoghi destinati al fonte battesimale e alla penitenzeria, si accentuano in lucernai circolari, che rimarcano i vertici del triangolo simbolico congiungente i suddetti luoghi liturgici all’altare. Delle sottili finestre a nastro, infine, collocandosi sulla porzione superiore delle vele alle spalle dell’assemblea, fanno da unica fonte luminosa diretta sulla stessa. All’esterno, la chiesa si configura come volume puro che si solleva da terra in una tensione verso il divino ma che rimane legato al terreno per mezzo dei grandi setti ancorati al suolo. Il setto curvo e i travoni longitudinali fuoriescono rispetto al filo dei fronti esterni e della copertura, costituendo un forte segno di riconoscibilità anche dal cielo. Le pareti esterne della chiesa sono costituite da facciate ventilate staccate dallo zoccolo basamentale, che fa da risvolto alla pavimentazione delle tre piazze adiacenti la chiesa. Queste ripropongono l’impianto urbano esterno della Cattedrale di Monreale (sagrato, piazza laterale e chiostro interno), assumendo ciascuna una diversa caratterizzazione: il sagrato fa da tramite tra la chiesa e la strada adiacente al lotto allineandosi in parte ad essa, e rappresenta la piazza della “soglia” che invita a entrare grazie alla pendenza e al disegno a terra che confluiscono verso il portale d’ingresso; la “piazza del campanile” rappresenta lo spazio filtro tra la chiesa e la città storica, per il tramite del nuovo tracciato viario, e per tale motivo all’interno di esso si inserisce il campanile, caratterizzato da un unico setto che accoglie le campane bronzee esistenti e che costituisce un forte elemento di riconoscibilità per chi arriva dalla città e dal resto del territorio circostante; la “piazza della comunità” infine è il luogo più intimo e raccolto destinato all’accoglienza e alla socialità, e intorno ad esso si distribuiscono i locali per le attività pastorali. Questi ultimi sono suddivisi in due blocchi, di cui uno accoglie sei aule catechistiche e l’altro il salone parrocchiale, due aule catechistiche e spazi di servizio. I suddetti locali, disposti su un unico livello, grazie alla permeabilità fisica e visiva trasversale, dialogano da un lato con la chiesa, e dall’altro con gli spazi esterni destinati alle attività comuni, in una continua interazione tra interno ed esterno. Un percorso continuo lega tutti i corpi, dalla chiesa fino alla casa canonica, conferendo al complesso parrocchiale un’unità armonica e una flessibilità di fruizione degli spazi. La parte residuale del lotto è occupata da due aree parcheggio a raso a cui si potrà accedere per mezzo di due percorsi carrabili. Infine, l’accessibilità pedonale è garantita lungo tutto il bordo su strada e all’interno di tutto il complesso parrocchiale, che risulta facilmente visitabile anche dai diversamente abili.
RELAZIONE CON IL CONTESTO
Il nuovo complesso parrocchiale da erigersi in Contrada Piano Peri si inserisce come cerniera tra la città consolidata e la periferia urbana, sposando un principio insediativo che rispetta e integra le complessità morfologiche, tipologiche, territoriali e paesaggistiche delle due parti di città. Il progetto parte dunque dall’esigenza di relazionarsi alla città storica, sia dal punto di vista simbolico che da quello fisico. Viene tracciato infatti un triangolo simbolico che lega la nuova chiesa alle due chiese storiche di Cinisi, Santa Fara ed Ecce Homo, dando maggiore forza al già preesistente asse storico di forte connotazione cristiana caratterizzato dal corso principale che lega le due chiese. Tali assi segnano all’interno del lotto d’intervento le direzioni lungo le quali si dispiegano i locali per le attività pastorali e si costruiscono i camminamenti ad essi adiacenti, lungo i quali è possibile camminare simbolicamente verso le due suddette chiese. Il lotto sarà poi fisicamente connesso alla città storica di Cinisi tramite il nuovo tracciato viario, oggetto di variante al PRG, che terminerà sull’unico fronte aperto del lotto, generando uno dei due accessi carrabili che si apre sulla piazza del campanile. Anche rispetto al resto del territorio parrocchiale il campanile risulta ben visibile poiché collocato in adiacenza alla contrada Piano Peri di accesso al lotto provenendo dalla strada statale. Dall’esigenza di relazionarsi poi con il paesaggio, nasce la volontà di valorizzare la bellezza naturale del monte Pecoraro, elemento fortemente caratterizzante il luogo, che si staglia sullo sfondo dell’asse principale della chiesa. Dal punto di vista normativo, il lotto insiste in vincolo sismico - zona 2 (legge n.64 del 1974) e in vincolo aeroportuale (ex legge n.58 del 1963). Relativamente al primo, il suolo di fondazione del lotto è caratterizzato da calcari dolomitici di piattaforma la cui capacità portante risulta sufficiente. Relativamente al secondo vincolo, il campanile della chiesa, che svetta su tutto il complesso parrocchiale, raggiunge e non supera l’altezza massima consentita dal vincolo E.N.A.C. pari a 11m. L’intervento, infine, rispetta le distanze minime inderogabili dai confini e dalla sede stradale prescritte dagli strumenti urbanistici ed edilizi vigenti del comune di Cinisi.
ELEMENTI TECNICI
Si prevede di realizzare tutto l’edificato con struttura portante in calcestruzzo armato, tamponamenti in laterizi forati e fondazioni con travi rovesce. I materiali previsti per l’intero complesso parrocchiale sono tradizionali, sperimentati e durevoli nel tempo. Si prevede infatti un prevalente uso di marmi, che oltre a garantire una facile manutenzione, presentano toni sobri e naturali che si adeguano alla sacralità dell’edificio. La luminosità all’interno dell’aula liturgica favorisce condizioni di benessere ambientale e visivo durante le attività diurne (è garantito il fattore di luce medio diurno), confinando esclusivamente alle ore notturne l’uso della luce artificiale. Dal punto di vista acustico sono stati adottati gli accorgimenti utili a soddisfare le esigenze del parlato, del canto e della musica. Infatti la parete leggermente concava sul lato opposto al presbiterio, rifinita in intonaco riflettente, garantisce un buon riverbero della voce del sacerdote e del canto del coro, mentre sulle pareti laterali dell’aula e sul soffitto si prevede l’uso di materiali fonoassorbenti. Sui soffitti degli altri locali invece vengono utilizzati intonaci fonoassorbenti. L’intero progetto è ispirato alla sostenibilità ambientale e al risparmio energetico, nell’ottica dell’ottimizzazione dei costi di gestione e manutenzione degli edifici del complesso parrocchiale, attraverso le seguenti tecnologie: facciate ventilate, impianti con pannelli fotovoltaici, pavimenti radianti, ventilazione naturale, raccolta delle acque piovane e riciclo per l’irrigazione. Le facciate ventilate costituiscono la pelle esterna della chiesa, distanziandosi 0,20 ml dalla parete interna formando un’intercapedine che garantisce un raffrescamento naturale nella stagione estiva e un miglioramento della termocoibenza durante il periodo invernale. L’ uso di pavimenti radianti nei vari locali del complesso consentirà un più veloce e consistente effetto del sistema di riscaldamento, specialmente in spazi di grande altezza come l’aula liturgica. All’interno dello spazio sacro è garantita la ventilazione naturale minima per legge tramite le finestre apribili a nastro (con superficie superiore a 1/40 della superficie di pavimento) presenti sulle vele, alla quale si integra la ventilazione forzata. Anche nei locali annessi è assicurato il ricambio naturale dell’aria tramite aperture a vasistas contrapposte. Sulle coperture dei locali di ministero pastorale è prevista l’istallazione di pannelli fotovoltaici per la produzione autonoma di energia elettrica e su tutti i tetti un sistema di raccolta delle acque piovane utili per l’irrigazione di tutte le aree verdi, libere o piantumate. Tutti gli impianti tecnologici sono ubicati in locali tecnici opportunamente isolati al pian terreno e in copertura ed in ogni momento sono facilmente raggiungibili per le operazioni di manutenzione, sostituzione o implementazione.
ESIGENZE LITURGICHE
La costruzione della chiesa ha origine nel posizionamento dell’altare, prima pietra su cui fondare la nuova chiesa, in corrispondenza del monumento dedicato alla Madonna Redemptoris Mater, in segno di continuità con l’identità simbolica parrocchiale. Su di esso si è tracciato l’asse fondativo della nuova chiesa che ricalca la direzione dell’asse longitudinale rivolto a oriente della Cattedrale di Monreale, Basilica madre dell’Arcidiocesi. Tale asse rappresenta l’asse salvifico della chiesa che accompagna il fedele nel percorso di comunione con Dio, dal sagrato fino all’altare, attraversando l’atrio e l’assemblea dei fedeli. Intorno alla centralità non solo ideale ma anche reale e architettonica dell’altare gravitano gli elementi liturgici permanenti, quali Crocifisso, ambone e sede presidenziale. Tali elementi si collocano sull’area presbiteriale che si eleva rispetto al resto dell’aula liturgica sottolineandone la dignità. Sul lato opposto al presbiterio e in particolare ai lati dell’ingresso si collocano il fonte battesimale e la penitenzeria, connessi all’altare per mezzo di un triangolo simbolico segnato da percorsi trasversali. L’altare diventa anche il fulcro intorno al quale si distribuisce radialmente l’assemblea dei fedeli, in modo tale da dare l’immagine dell’assemblea riunita e consentire una piena e attiva partecipazione alla liturgia. Parte integrante dell’assemblea è il coro posizionato lateralmente al presbiterio, in cui trova posto anche la console dell’organo le cui canne sono inserite all’interno di una nicchia posta al di sopra della porta d’ingresso centrale. La suddetta assemblea viene poi accolta dall’abbraccio della parete concava di fondo del presbiterio che conferisce all’aula liturgica il valore di casa della comunità. Tutti i lucernai generano dei flussi di luce che avvolgono l’intero spazio sacro e che confluiscono sull’altare evidenziando la direzione verso Oriente, che rappresenta la luce divina, verso cui si dirige lo sguardo della assemblea. Il lucernaio centrale sull’altare invece sottolinea simbolicamente il Mistero dell’Incarnazione (Gv 1,9), che interpella un movimento di risposta dei fedeli con la preghiera e l’offerta. Completano infine l’edificio liturgico la cappella feriale e la sacrestia, collocandosi alle spalle dell’area presbiteriale, alla quale sono connesse per mezzo di due porte, coerentemente con i percorsi processionali liturgici.
PROGETTO ARTISTICO E PROGRAMMA ICONOGRAFICO
Il progetto artistico nasce in sinergia con il progetto architettonico, rispettandone i principi compositivi, estetici e funzionali, ma costituendo soprattutto delle “icone” del significato spirituale e misterico che rappresentano. Sia gli elementi liturgici, in connessione simbolica e processionale tra loro, sia le opere d’arte figurative rappresentano uno strumento di edificazione e istruzione religiosa dei fedeli. Nello specifico le grandi presenze simboliche permanenti, progettate in marmo travertino, sono l’altare, l’ambone, il fonte battesimale e la custodia eucaristica, mentre la sede presidenziale e la penitenzeria sono progettate in legno. Il programma iconografico prevede la realizzazione di nove opere d’arte con la tecnica ad olio su tela, illuminate dall’alto e incassate all’interno di nicchie poste lungo il perimetro dell’aula liturgica, al di sopra dello zoccolo di marmo. Tale soluzione permette di posizionare le opere a filo delle pareti e di lasciare dei bordi vuoti di piccolo spessore che garantiscono una naturale areazione sul retro delle opere stesse. Queste ultime evidenziano il legame della Madre di Dio con il Redentore attraverso un percorso che dall’ingresso conduce fino all’altare. Tali raffigurazioni sono così disposte: alle spalle del fonte battesimale si colloca il Battesimo di Gesù al Giordano; continuando sulla parete sinistra si trovano l’Annunciazione di Maria, la Presentazione di Gesù al Tempio e Maria alle nozze di Cana; sulla parete di fondo del presbiterio, in basso a sinistra rispetto al Crocifisso, si trova la raffigurazione di Maria ai piedi della croce, mentre in basso a destra una nicchia incornicia la sede presidenziale del capo della chiesa in rappresentanza di San Giovanni; sulla parete retrostante la penitenzeria si trova la Pentecoste; continuando sulla parete destra si susseguono Eva, colei che disobbedisce, Sara offre il figlio Samuele al servizio del tempio ed Ester, colei che intercede presso il re. Le tre immagini sulla parete destra appartenenti all’Antico Testamento sono messe in dialogo in modo speculare con le tre immagini appartenenti al Nuovo Testamento situate sulla parete sinistra, sia come prefigurazione che come antitesi.
ESIGENZE PASTORALI E SOCIALI
Il progetto prevede la realizzazione di spazi interni ed esterni dedicati a tutte le attività che i diversi gruppi della comunità parrocchiale svolgono settimanalmente. In particolare sono state previste otto aule destinate ai corsi catechistici e un grande salone parrocchiale. Quest’ultimo, a seconda del tipo di attività che dovrà ospitare, potrà aumentare la sua superficie occupando i moduli ad esso adiacenti destinati alla catechesi, grazie alla possibilità di aprire completamente gli infissi che separano tali spazi. Il salone potrà essere utilizzato per l’ accoglienza ai poveri e ai disadattati, per le riunioni dei gruppi parrocchiali, per le attività di ricreazione sociale, quali concerti e recite. Si tratta di attività che favoriscono il coinvolgimento delle fasce più deboli, come anziani e bambini e stimolano l’integrazione sociale. Inoltre, negli spazi esterni può svolgersi la naturale prosecuzione delle attività pastorali. Infatti, la “piazza della comunità” è destinata a manifestazioni e attività all’aperto; gli spazi collocati alle spalle del salone parrocchiale alle attività ricreative per i giovani; infine il giardino delle essenze e degli aranci amari, collocati alle spalle delle aule catechistiche, può essere destinato alle attività educative per i bambini.
PROGETTISTI : Arch. Nicola Giuseppe Andò, Arch. Dario De Benedictis, Arch. Giuseppe De Lisi, Arch. Emanuela Di Gaetano, Arch. Alfonso Riccio
LITURGISTA: Don Giosuè Lo Bue
ARTISTA: Davide Frisoni
STRUTTURISTA: Ing. Marco Gambino
CONSULENTE CONTABILE: Arch. Tiziana Plano
ESPERTO ACUSTICO E IMPIANTISTICO: Ing. Stefano Francavilla
MONTAGGIO VIDEO: Dottore in architettura Andrea Collodoro
COLLABORATORE GRAFICO PRIMA FASE: Dottore in architettura Simone Di Maria
Year 2015
Main structure Mixed structure
Client Parrocchia “Redemptoris Mater” di Cinisi (PA)
Cost 3.800.000 €
Status Competition works
Type Public Squares / Churches / Multi-purpose Cultural Centres / Leisure Centres
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