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COMPLESSO PARROCCHIALE
Il progetto del Complesso parrocchiale sussidiario “San Raffaele” prevede un impianto planimetrico che individua decisamente nell’edificio Chiesa l’elemento generatore dell’intero complesso, come se dall’altare si generassero anelli concentrici che coinvolgono l’intorno. La forma del lotto ha ispirato la forma dell’impostazione planimetrica. Tutto lo spazio sia esterno che interno riconduce ad un unico centro, dove si trova l’altare. Il progetto si basa su un itinerario religioso che prende le mosse dall’ingresso sulla strada ove comincia la salita verso il sagrato, momento di raccolta e di preparazione dei fedeli. L’ingresso da Via San Vincenzo individua la direttrice principale dell’edificio Chiesa seguendo un asse prospettico che dall’esterno raggiunge all’interno l’altare maggiore attraverso il sagrato. Quest’ultimo è pensato come una piazza, una passeggiata pedonale che porta all’Aula liturgica. Il sagrato accessibile per chi arriva a bordo di autoveicoli, ma non da essi caoticamente occupato come parcheggio; luogo polivalente deputato a riunioni spontanee di gruppi di giovani ma anche eventualmente utilizzato per celebrazioni estive all’aperto o feste e processioni patronali. Il sagrato è introdotto da un porticato, elemento di filtro spaziale. Si è inteso quindi dare al sagrato il giusto ruolo di cerniera tra lo spazio circostante e l’aula liturgica, al fine di non isolare la Chiesa vera e propria. Il sagrato è attraversato in tutta la sua lunghezza da gradini. Il senso di attrazione centripeta è insistente nel disegno del complesso, nel cui fulcro si innalza l’altare sopra un podio. Il lungo percorso processionale risale attraverso i locali del servizio pastorale che si succedono ai lati del sagrato a formare in pianta una sorta di “Y” e che sono rappresentati dalla sala polivalente, racchiusa in un volume avvolgente e coperta da una volta a “ carena di nave” che emerge dalla corte porticata di sinistra, dalle aule per le catechesi, con sviluppo lineare lungo la corte porticata di destra, dotata di rampa per l’accesso alle persone con ridotte o impedite capacità motorie, dagli spazi per il gioco, dal verde. Gli edifici accessori non si pongono come masse in contrapposizione, ma come strutture interagenti tra loro e con l’aula liturgica.
AULA LITURGICA
L’edificio “ Chiesa” nasce dall’immagine del Cristo che abbraccia l’assemblea, dove ogni fedele deve sentirsi parte di un insieme, coinvolto dall’articolazione liturgica che si sviluppa intorno al lui. Rialzata insieme al nartece rispetto al piano stradale di m. 1.50 e più bassa di m. 0.32 rispetto al presbiterio, l’aula liturgica presenta n° 10 file doppie di banchi centrali oltre n° 8 file di banchi più piccoli laterali che consentono circa n° 200 posti a sedere che convergono intorno all’altare. L’impianto planimetrico dell’aula liturgica è generato da uno schema ortogonale all’asse d’ingresso cui si sovrappone una parete perimetrale curva. L’andamento eccezionale del muro caratterizza fortemente l’aula trasformando lo spazio dell’assemblea da lineare in avvolgente. L’aula liturgica nasce da questa convergenza dello spazio sull’altare e il tutto è chiuso dalla parete curva avvolgente. In questo spazio tutto parte dall’altare e tutto vi converge. Lo spazio tiene conto dei riti sacramentali rinnovati, con al centro la celebrazione eucaristica. L’assemblea diviene un soggetto attivo celebrante, ed assume un posto centrale nello spazio liturgico. I banchi circondano idealmente lo spazio absidale per permettere una migliore partecipazione ai riti religiosi. Alla navata si accede dal sagrato tramite un portale centrale per ricorrenze solenni e due porte laterali, una delle quali dotata di rampa con leggera pendenza per l’accesso per persone con ridotte o impedite capacità motorie. E’ previsto inoltre un doppio ingresso laterale, utilizzabile come uscita di emergenza, all’interno di una arcata in mattoni scavata nella parete curva avvolgente di sinistra, accessibile direttamente dal parcheggio attraverso una scalinata curva. L’altezza libera delle pareti laterali della navata va da un minimo di m 9,60 ad un massimo di m 17,00. Il campanile presenta una altezza di m. 22,80. La copertura, che con la sua forma favorisce la visione ascensionale, è costituita da una struttura in travi in legno lamellare ortogonali alla navata, rivestita con tavolato battentato con sovrastante pacchetto ventilato e tegola canadese rivestita con graniglia ceramizzata. Le scossaline, le gronde, i discendenti sono previsti in rame. La porzione di copertura del coro e della penitenzieria, più bassa rispetto all’aula liturgica, è costituita da un tetto piano coibentato. Gli elementi verticali dell’aula liturgica sono costituiti da pilastri e setti in c.a..a vista. Entrando nell’aula, a sinistra, avvolto da una parete in c.a., troviamo il Fonte battesimale, a destra il campanile, accessibile da un piccola porta all’interno dell’aula liturgica. Esso dal punto di vista architettonico non è un corpo estraneo alla Chiesa ma è estensione verso l’alto della stessa, un moto verso il cielo. Una scala in acciaio all’interno porterà allo spazio destinato alle campane, visibili dall’esterno attraverso un’ asola nella muratura avvolgente del campanile. Il pavimento solleva tutta l’area absidale di forma circolare, rivestita in travertino. Il resto della navata è pavimentata in piastrelle di cotto naturale satinato, ad eccezione del percorso processionale, che dall’ingresso conduce all’altare, che è sottolineato da una pavimentazione in lastre di travertino convergente sull’altare. La custodia eucaristica, anch’essa rialzata rispetto alla navata, ma più bassa rispetto all’altare, si trova ben visibile dai fedeli alla sinistra dell’altare e in comunicazione con quest’ultimo ed è racchiusa in una parete avvolgente rivestita in mattoni. La sequenza di pilastri a sezione tonda all’interno della Chiesa genera una sorta di spazio laterale rispetto alla celebrazione eucaristica alla destra dell’aula che filtra la penitenzieria e il coro, anch’essi definiti da una parete rivestita in mattoni. I servizi annessi all’aula liturgica (sacrestia, ufficio del parroco, canonica e relativi spazi accessori) sono in stretta comunicazione con essa ma nello stesso tempo racchiusi in un blocco ben riconoscibile sviluppato su due livelli e con caratteristiche “minori” rispetto al corpo Chiesa vero e proprio. La struttura del corpo dei servizi sacrestia e canonica è realizzata con tecnologia convenzionale a pilastri e travi in c.a.. La copertura è realizzata con tetto inclinato con sovrastante pacchetto di copertura ventilato e tegola canadese rivestita in graniglia ceramizzata. Le scossaline, le gronde, i discendenti sono previsti in rame.
L’alto grado di rappresentatività del complesso parrocchiale rappresenta nel contesto in cui si colloca, un punto focale intorno al quale vive non solo la parrocchia, intesa come gruppo di fedeli, bensì da un punto di vista più propriamente architettonico, un intorno fisico che la chiesa stessa definisce con la sua presenza.