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Concorso di Architettura
Progettisti Arch. Gianpietro Ragona, Arch. Elia Bianchini, Arch. Claudia Ceccarello, Arch. Annalisa Petrilli, Arch. Riccardo Segradin.
L’Acropoli oggi si presenta come un grande cantiere che procede a ritmo costante nella restituzione delle archeologie greche.
Sono molti i punti nei quali è posizionato il materiale storico catalogato, in attesa di essere ricollocato al proprio posto. I principali progetti su cui si sta investendo da molti anni riguardano la ricostruzione di quelle che sono le architetture più rappresentative: i Propilei, il Partenone, l’Eretteo e il tempietto di Atena Nike. A fine lavori questi edifici saranno in grado di rievocare ciò che si poteva vedere in epoca ellenistica. Il progetto che viene qui esposto si origina da alcuni assunti imprescindibili del progettare nell’Acropoli e propone una soluzione coerente e su differenti scale.
Dalla scala paesaggistica, che si occupa dei problemi relativi ai flussi, all’accessibilità e ai percorsi all’interno del sito archeologico, si passa alla sistemazione dell’angolo est dell’area, dove attualmente è presente il vecchio museo ottocentesco inutilizzato, per poi proporre una ricostruzione della cella sacra all’interno del Partenone. Questi tre interventi non sono fra loro sconnessi ma parti fondamentali di un unico sguardo di rinnovamento museografico, volto ad una comprensione dell’area che non si limiti a raccontare i principali monumenti come elementi isolati, ma che ne consenta una lettura d’insieme, sul piano spaziale, come su quello temporale. Elementi imprescindibili e sempre considerati sono i rapporti e la proporzione con gli edifici di età ellenistica e la possibilità di garantire affacci con la città esterna. L’analisi del progetto quindi passa attraverso tre fasi ben precise, riassunte con tre concetti propri del mondo greco: Themenos, Peribolo e Naos.