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L’impianto di Foligno è un progetto innovativo per la produzione di biometano e di compost.
La ricerca di una compatibilità tra industria e paesaggio guida il progetto e riflette l’impegno a conciliare crescita e sostenibilità ambientale promuovendo il passaggio a un nuovo modello produttivo, quello dell’economia circolare. Il nuovo impianto, che è uno dei primi in Italia di questa tipologia ad entrare in funzione, è stato inaugurato da Asja Ambiente nel 2018 ed è concepito come un “manifesto” delle potenzialità della quarta rivoluzione industriale, dove economia fa rima con ecologia, nell’ottica di una visione smart dei processi di trasformazione ambientale.
Lo studio affronta alcuni temi che riguardano il design degli involucri, degli spazi interni e la sistemazione degli spazi esterni. Le soluzioni adottate mirano a ridurre al minimo l’impatto ambientale dell’impianto.
Il layout interno è stato definito prediligendo soluzioni che permettono di avere una netta separazione tra l’area operativa e quella di rappresentanza.
Per le facciate si è scelta una finitura in graniglia di colore marrone mogano, con l’inserimento di falsi giunti orizzontali, evocando la rugosità delle terra e del contesto paesaggistico. In alcune porzioni della palazzina uffici e nel locale pesa, in coerenza con questa soluzione, si è optato per elementi frangisole alveolari in legno composito che creano dinamismo e dialogo materico con il contesto.
Per le sistemazioni esterne si è posta molta attenzione alla piantumazione della vegetazione, all’uso dell’illuminazione e di materiali discontinui tipo pietrisco mogano e pacciame nelle aree perimetrali ai capannoni. L’intervento ha riguardato anche lo studio della segnaletica di percorso e la comunicazione dei processi di lavorazione.
Così, l’architettura si fa interprete di un messaggio che valorizza le identità dei luoghi e dei suoi manufatti, attraverso l’utilizzo di un linguaggio attento al rapporto tra tecnologia e paesaggio.