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Un “Campus eco-sostenibile” per Sala Consilina, attraverso la realizzazione di una struttura composita che si articola in: una Scuola Materna, un Auditorium, un Liceo, una Piscina, tre differenti Palestre, un Campo di calcetto e un Terminal, il tutto integrato in una progettazione fondata sulle Energie Rinnovabili.
L’area prevista per l’intervento progettuale è pari a 20694 m2; l’ingresso al “Campus” è caratterizzato dal Terminal individuato lungo via Pisacane (volutamente si è preferito non congestionare ulteriormente né via Giannone né via Matteotti); una struttura sopraelevata rispetto all’asse stradale (+ 500 s.l.m.), ma dalla iconografia monumentale, atta ad accogliere gli arrivi e partenze degli studenti pendolari che arrivano con il trasporto pubblico su gomma.
Una pensilina composta da moduli in acciaio zincato su sottostruttura metallica; il tutto conferirà all’accesso del campus un aspetto simile ad un portale.
L’arco, con la volta “riflettente” moltiplicherà la luce e gli alberi, a seconda delle ore e delle stagioni, fondendosi con l’ambiente naturale circostante nella sua evoluzione diurna e notturna, stimolando e divertendo gli studenti in attesa del servizio navetta. Altri tre distinti ingressi pedonali, distribuiranno il varco d’accesso alla Scuola Materna (via Giannone), all’ITIS / IPSIA (via Pisacane) e all’Istituto Tecnico per Geometri / IPAA (via Pisacane).
All’interno del Terminal, un fabbricato lineare accoglierà sia gli studenti che i cittadini con dei punti informativi per poi convogliarli verso le scale o gli ascensori di accesso al livello superiore (+ 506 s.l.m., Istituto Tecnico Geometri).
Alla quota + 510 s.l.m., è presente la prima Palestra tipo A; usufruendo o di una sala o di una rampa è possibile accedere al Campo di calcetto e alla seconda Palestra tipo A (+ 515 s.l.m.); se la prima è caratterizzata da una copertura coibentata e con moduli per “pannelli Termo Solari”, la seconda ha un “Tetto Verde” atto a garantire sia un ottimo isolamento che un efficiente controllo della temperatura interna; le due palestre sono parzialmente interrate ed inserite nel contesto in base all’orografia dell’area.
Proseguendo, una rampa conduce alla zona della Piscina e della Palestra tipo A (+ 520 s.l.m.); questi due manufatti, completamente interrati, sono caratterizzati da “vetrate” del tipo a “bassa emissione” al fine di garantire sia luce naturale frontale che un buon isolamento; I profili, in alluminio pre-verniciato, delle Palestre e della Piscina, di colore “arancio, giallo, verde, indaco e blu”, ordinate in maniera casuale, garantiranno una cromia con toni caldi e di grande effetto scenografico. Al fine di non evidenziare eccessivi volumi fuori terra, in entrambe le strutture, si accede attraverso delle comode rampe.
Due scale ubicate ai lati della zona Palestra A / Piscina un ascensore individuato tra i due manufatti condurrà al livello + 525 s.l.m., il “polmone verde” del Campus. Passeggiando all’interno di questa area, in corrispondenza dell’interrata Piscina, sono stati previsti degli “oblò” orizzontali atti a portare ulteriori fasci di luce naturale alla sottostante struttura natatoria.
Lungo questo livello incontriamo: la Scuola Materna, l’Auditorium e l’istituto ITIS / IPSIA.
La futura Scuola dell’Infanzia è ubicata in prossimità dell’istituto comprensivo G. Camera; 600 m2 distribuiti tra due poligoni irregolari ed una struttura di raccordo ad arco. I due poligoni e l’arco abbracciano uno spazio a corte, chiusa su tre lati che individua un patio pergolato per attività all’aperto.
Nella struttura ad arco sono stati inseriti il refettorio / mensa, la cucina e il locale sporzionamento.
Caratteristica di tali ambienti è la vetrata continua con I telai degli infissi, in alluminio pre-verniciato, di colore arancio, giallo, verde, indaco e blu, ordinate in maniera casuale, che consentono, oltre alla continuità cromatica con gli arredi interni, anche “trasparenza” per ciò che attiene la ristorazione. Il soffitto lievemente inclinato e coibentato conterrà moduli per “pannelli Fotovoltaici”.
L’Auditorium, si distingue dagli altri corpi di fabbrica, per la tipica forma semisferica, che denuncia l’assetto della sala interna degli spettatori, proiettati verso il fulcro del palco. Una struttura di circa 700 m2 con una capienza di 500 posti; la forma tipologica è quella ad “ala di gabbiano”. Il rivestimento esterno, in continuità con gli altri edifici progettati per il Campus, presenta le stesse cromie (arancio, giallo, verde, indaco e blu) ma l’infisso è un rivestimento “continuo”, dei “frangisole” (brise-soleil) che frammenteranno l’intero prospetto. Nel teatro si potranno tenere incontri a tema, conferenze, mostre di pittura, scultura, musica, artigianato e libri. Alle spalle dell’Auditorium, è stata inserita un’Aula Musicale di 100 m2 per il Liceo Classico e la Scuola Secondaria di I° grado. La conformazione della copertura, favorirà il “recupero dell’acqua piovana” oltre a contenere moduli per “pannelli Fotovoltaici e/o Termo Solari”.
Proseguendo attraverso gli spazi “verdi”, incontriamo l’istituto ITIS / IPSIA che è indubbiamente l’elemento più rappresentativo dell’insieme edilizio progettato, essendo caratterizzato dallo sfalsamento e rotazione di figure irregolari, che rompono la monotonia dell’urbanizzato contiguo.
Sei poligoni irregolari che si intersecano tra loro e contengono tutti gli ambienti e le funzioni necessarie: 20 classi per 500 alunni, 20 ambienti per gli uffici, aule per gli insegnanti, servizi e biblioteca.
L’ingresso, completamente vetrato e a tutt’altezza, distribuisce gli studenti per i vari piani; un volume centrale, anch’esso vetrato, contiene gli uffici della segreteria e della direzione didattica che ha un affaccio diretto sull’atrio.
Alle spalle del volume centrale è stata posizionata la “biblioteca”, vero cuore dell’intero istituto.
Tre livelli in “continuità” con rampe da cui si accede ai due livelli superiori “sfalsati”. Il piano terra e il piano intermedio sono idonei per la consultazione e la lettura anche multimediale, mentre la zona superiore, maggiormente riservata e rilassante, consente una riflessione sui testi. Inoltre la copertura sarà completamente “vetrata”; tale scelta, consentirà di sostare in un ambiente totalmente trasparente e nelle ore notturne, si potrà godere della visione di un “faro”.
La distribuzione delle aule e degli uffici è del tipo a “ballatoio centrale” atto a distribuire facilmente i vari ambienti; lungo il corridoio interamente vetrato si può godere sia della vista sui vari livelli della biblioteca che delle aule, concepite come spazi dinamici in cui gli studenti trascorrono la maggior parte del loro tempo. Infine al piano secondo sono presenti due laboratori sperimentali di circa 1100 m2 al servizio dei vari indirizzi scolastici, tutti ambienti ampi e flessibili che riflettono le mutevoli esigenze degli studenti e del personale.
La conformazione della copertura, differentemente inclinata, richiama l’andamento dei tetti della città di Sala Consilina e favorisce il “recupero dell’acqua piovana” oltre a contenere moduli per “pannelli Fotovoltaici e/o Termo Solari”.
L’idea di progetto è tesa a riallacciare il “campus” educativo ipotizzato con la collettività urbana presente.
La presente progettazione è stata direzionata in modo da soddisfare ed esprimere:
· Un'Architettura in grado di coniugare multifunzionalità in autonomia, flessibilità temporale ed economicità gestionale;
· Un'Architettura come modello di eco sostenibilità;
· Un'Architettura del paesaggio e con il paesaggio;
· Un'Architettura dell’accessibilità, in sicurezza e per tutti.
La vista dall’alto dell’insediamento urbano di Sala Consilina, evidenzia i motivi della sua anomala conformazione rettilinea della sua composizione: una disposizione rettilinea, lungo l’asse nord sud.
Criticità progettuali: difficoltà di ricucire il tessuto urbano e differenza di quote altimetriche.
Idea concettuale di progetto: leggerezza visiva, basso impatto ambientale dei manufatti edilizi concepiti, riqualificazione urbanistica di un area, realizzata e connessa con le zone attigue, il tutto ipotizzato nel:
· rispetto della sicurezza, con particolare attenzione all’aspetto sismico, sia per gli edifici esistenti e sia mediante la più corretta e semplice adozione di soluzioni tecnologiche e strutture autoportanti prefabbricate;
· costante ricerca e raggiungimento del benessere abitativo da parte dei fruitori delle strutture in esame. Obiettivo raggiunto mediante l’utilizzo di materiali eco compatibili e colorazioni che tengono conto degli studi sulla cromo terapia;
· costante ricerca della sostenibilità energetica ed ambientale, con la realizzazione di edifici passivi: recupero delle acque meteoriche e energia alternative;
· ciclo della vita inteso come un’architettura che si conservi nel futuro senza che essa sia soggetta a fenomeni degenerativi dei materiali con cui è costituita (alluminio e vetro).
La nuova architettura, rispettosa degli standard Ministeriali ed attenta ad ottimizzare le richieste, è stata dunque immaginata come un organismo ordito a rompere con la monotonia grigia dell’esistente e nel contempo divenire elemento di riaggancio, in una trama composta che intreccia ed alterna spazi costruiti e scoperti, percorsi ed aree verdi, che si muovono sul terreno creando di volta in volta nuove commistioni estetiche e funzionali.
Il Campus, rivela un'immagine complessiva non percepibile attraverso una sola lettura: bisogna percorrerlo per scoprire ad ogni cambio di prospettiva nuove e diverse realtà fatte di forme e colori ed è totale la commistione tra interno ed esterno secondo linee non regolarizzate da schemi architettonici pre costituiti, che moltiplicano gli orizzonti ed i punti di vista.
La trasparenza dei materiali, l’estetica particolareggiata per forme e colori, darà a una così imponente architettura una visione ottica di leggerezza e una notevole visibilità.