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融合自然与记忆的教堂室内设计

2015/10/15 00:00:00
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Il progetto vuole dare risposta ai bisogni della comunità parrocchiale attraverso la creazione di un edificio architettonico che si confronti con la memoria dei luoghi, affinché gli abitanti trovino rispecchiata nella nuova casa di DIO la propria identità.
**Obiettivi generali**
L’intero complesso parrocchiale, dalle alte qualità estetiche e funzionali vuole imporsi sul territorio come nuovo elemento catalizzatore in grado di promuovere la socializzazione, l’educazione religiosa e l’interazione fra tutti membri della comunità, ma anche di innescare un processo di rigenerazione urbana dei luoghi limitrofi.I principi generatori del progetto architettonico ed urbano sono stati la semplicità, l’armonia col paesaggio e fra le parti, un’elevata funzionalità, la riconoscibilità, l’inclusività urbana e l’eco-sostenibilità. Il processo compositivo generale si è basato su un sistema morfologico di tipo avvolgente, quale metafora dell’abbraccio amorevole di Maria Madre di Dio, ed i singoli edifici costituenti il complesso sono collocati secondo questo principio generatore. Il progetto pertanto si compone di un fulcro centro compositivo che è l’edificio destinato ad aula liturgica di forma geometrica pura e regolare, un ellisse, attorno a cui ruotano gli atri fabbricati, ma anche tutti gli spazi aperti. 
**Relazione con il contesto**
Da un’analisi specifica del tessuto urbano storico del territorio si è rilevata come i fabbricati siano in genere prevalentemente protesi verso le arterie principali di accesso, in un rapporto spesso aperto, di confronto, poco incline all’introspezione. Pertanto si è partiti dal progetto di composizione dell’intero lotto ragionando sulla possibilità che questo si connetta con il tessuto urbano in maniera inclusiva, eliminando barriere fisiche e visive, per consentire permeabilità e fruizione totale da parte della comunità religiosa e degli abitanti del territorio. Il nuovo edificio sacro e gli altri fabbricati del complesso sono posti in prossimità della strada d'accesso, per dialogare col contesto, rivelandosi ad esso, favorendo la sensazione di accoglienza e di ospitalità. L’utilizzo di materiali come, il cemento, l’intonaco bianco, la pietra gialla, il legno, rappresentano un chiaro riferimento alla tradizione costruttiva locale con la quale il nuovo edificio vuole entrare in contatto senza perdere il carattere di riconoscibilità che gli è consono. La chiesa infatti è senza dubbio un elemento dominante rispetto al preesistente contesto urbano grazie alla sua forma regolare, primitiva, che si impone per dimensioni anche sugli altri edifici del complesso. Il dialogo con il contesto naturale preesistente, dominato dalla montagna posta ad est, è di assoluto rispetto lasciando che essa faccia da cornice alla Chiesa, evidenziandone il volume. Inoltre affinché la vegetazione, presente in tutte le aree limitrofe al lotto, dialoghi con il nuovo complesso, assecondando un naturale processo di contaminazione, sono state progettate nuove aree a verde, che si relazionano con gli edifici, come spazi a corredo e giardini indipendenti.
**Elementi tecnici**
Il progetto prevede una pianta della chiesa, come già detto, di forma ellittica il cui asse maggiore è orientato secondo l’asse EST-OVEST. La copertura, la cui geometria è costituita da un cerchio inscritto nell’ellisse di base, è composta da un solaio con una pendenza costante che degredisce verso est. Al fine di sfruttare la luce zenitale quale elemento di modellazione dello spazio sacro, e contribuire a fornire una fonte di illuminazione naturale, è stato progettato un lucernario perimetrale al predetto solaio, opportunamente provvisto di un sistema frangisole in grado di filtrare l’eccessivo irraggiamento, e di aperture automatiche, che garantiscono una ventilazione naturale. Questo per limitare il ricorso agli impianti meccanici ed i costi di utilizzo. La morfologia scelta per l’impianto liturgico favorisce inoltre una migliore acustica e contribuisce a mitigare l’esposizione ai venti. A nord, la chiesa, riceve protezione climatica per il periodo invernale, dal corpo più basso dei servizi. A sud una vasca d’acqua che penetra all’interno dell’aula e schermata da un peristilio lapideo, contribuisce al raffrescamento generale della parete maggiormente sovraesposta nelle ore diurne. La struttura della chiesa sarà realizzata in pannelli di cemento bianco fotocatalitico, antinquinante ed antibatterico, con alte proprietà conservative del manufatto, e rivestito nella parte basamentale da lastre di pietra locale. I locali di ministero pastorale sono tutti orientati per garantire un corretto soleggiamento ed un’aereazione ottimale degli ambienti, e provvisti di frangisole e schermature lignee nei lati maggiormente esposti. Le stesse aree a verde, collocate a ridosso dei prospetti degli edifici contribuiscono al raffrescamento naturale e mitigano l’apporto termico estivo. La copertura del salone parrocchiale ospiterà un impianto Fotovoltaico da 50 KWP circa, realizzato in pannelli di silicio cristallino, in grado di garantire il fabbisogno energetico del complesso parrocchiale.
**Esigenze liturgiche**
L’aula liturgica si sviluppa a partire da una pianta circolare, secondo l’idea dell’ecclesiologia di comunione del concilio Vaticano Secondo. La morfologia di base del cerchio subisce una dilatazione per effetto di un moto centripeto, che ha come centro ideale l’altare, segno di CRISTO. Ne scaturisce un impianto liturgico di forma ellittica. Tale geometria determina uno spazio avvolgente con alta funzionalità fruitiva, in cui tutti i luoghi liturgici sono riconoscibili come elementi distinti ma compositivamente integrati in un impianto armonico. L’altare è collocato sul lato EST dell’edificio sacro in posizione leggermente sopraelevata, unitamente alla sede. L’ambone, che non è stato collocato sul presbiterio, è posizionato piuttosto in un’area propria insieme al fonte ed al cero pasquale in ossequio ad una tradizione storica propria di alcune chiese Siciliane (cf. Cappella Palatina), che vuole insieme le 2 strutture architettoniche che dicono i 2 importanti giardini della Storia della Salvezza: il Fonte giardino dell’Eden e l’Ambone giardino del Sepolcro vuoto. Al fine di mantenere l’unicità della custodia eucaristica si è scelto di collocarla in una posizione di confine tra l’aula liturgica e la cappella feriale rendendola accessibile da ambedue i luoghi celebrativi. Il luogo del sacramento della Penitenza è stato posto in prossimità dell’ingresso onde evidenziare la necessità della Riconciliazione prima dell’accostamento all’altare ed alla comunione, in uno spazio proprio, intimo, ma allo stesso tempo visibile dall’assemblea. Per valorizzare il ruolo della Porta, segno di Cristo Buon pastore, il campanile, realizzato con il recupero delle campane bronzee esistenti, è stato collocato al di sopra dell’ingresso della chiesa, affinché il loro suono e l’immagine evocativa ad esso riferita, orienti il fedele nel percorso d’accesso e lo conduca dinanzi alla Soglia. La via Crucis è stata ricollocata all’esterno, vicino all’ingresso, immediatamente visibile a tutti, a confine fra il sagrato ed il giardino Mariano, secondo un percorso curvilineo integrato nell’organismo compositivo generale, che consente una più agevole partecipazione al momento celebrativo; tale posizionamento corrisponde maggiormente alla natura popolare di questo rito. 
**Progetto artistico e programma iconografico**
Il progetto artistico nasce a partire dal concetto di memoria, quale elemento in grado di perdurare , di radicarsi, che nella celebrazione liturgica diviene memoriale: un Segno forte, ben riconoscibile e quindi un simbolo, che trasforma la Materia attraverso l’impronta. Seguendo tale approccio sono stati ideati degli arredi sacri dalle forme e dai volumi puri con materiali “solidi e duraturi” (pietra) in grado di conservare il ricordo e la memoria, attraverso un’impronta della ricchezza e della preziosità del simbolo liturgico (bronzo). L’altare di forma rettangolare accoglie sul fronte principale l’Agnello segno del sacrificio di Cristo. L’ambone, sopraelevato per mezzo di una scala, che si protende verso l’aula per favorire la proclamazione e l’ascolto della parola di Dio, trasmette all’assemblea l’annuncio della Resurrezione attraverso l’Aquila, che ci rimanda a Giovanni, l’evangelista del Sepolcro Vuoto. Il fonte battesimale, che emerge virtualmente dall’Acqua (simbolo della purificazione) la quale dall’esterno raggiunge l’interno in un ciclo di rinnovamento eterno, riceve l’impronta della colomba segno dello Spirito Santo. La custodia eucaristica, che ospita il corpo di Cristo pane della vita e nutrimento della vita spirituale, è plasmata dal grano, simbolo del nutrimento degli uomini. Per sottolineare il tema mariano dell’iconografia e dare centralità al concetto teologico espresso dal nome che assumerà la parrocchia “Madre del Redentore”, una nuova scultura della madonna è stata collocata, in un’unica composizione figurativa con il Gesù ligneo preesistente, adesso collocato su una croce sospesa sul fondo del presbiterio. La scelta di Maria ai piedi del Cristo evidenzia il suo ruolo nella storia della Salvezza e l’idea che il culto mariano non possa essere disgiunto dalla centralità della Pasqua di Cristo. 
**Esigenze pastorali e sociali**
La chiesa sopraelevata rispetto al piano stradale è raggiungibile per mezzo di una gradonata e di una rampa superanti un leggero dislivello, e che accolgono il fedele visitatore sul sagrato, un esteso spazio aperto inteso anche come piazza, e cioè luogo deputato all’incontro della comunità religiosa. Le aule catechistiche ed il salone parrocchiale sono costituite da una flessibilità d’uso polifunzionale per mezzo di aperture estese e divisori apribili, in grado di determinare un unico spazio continuo tra l’altro in diretta comunicazione con il cortile. Questo, essendo un’importante area prevalentemente a verde su cui verranno ricollocati gli alberi di ulivo esistenti, risulta essere idoneo come spazio ricreativo, ma anche come spazio d’accoglienza per gli abitanti del territorio e soprattutto luogo deputato per le celebrazioni all’aperto nel periodo estivo a fronte dell’aumento degli abitanti per i flussi stagionali. A confine dei locali di ministero pastorale sul lato nord del cortile, sulla vetrata di fondo della cappella feriale è stata collocata la Madonna dell’Accoglienza esistente. Proseguendo, adiacenti all’aula e direttamente connessi ad essa, ma accessibile anche dall’esterno attraverso un percorso curvilineo che abbraccia la chiesa stessa, sono posti, la cappella feriale, la sacrestia, la nursery, gli uffici ed i servizi igienici. Alle spalle e come spazio filtro verso la casa canonica il cui accesso è consentito per mezzo di un percorso pedonale è stato collocata un’area a verde, pensata come giardino Mariano in cui collocare la statua della Madonna Redemptoris Mater esistente, uno spazio intimo e familiare atto alla contemplazione ed alla preghiera.
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