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Il progetto nasce dall’esigenza di adeguare il santuario del Cuore Immacolato della B. V. Maria alla normativa relativa all’abbattimento delle barriere architettoniche. La demolizione di una lunga recinzione in muratura ha permesso di riutilizzare l’accesso laterale della chiesa da molto tempo in disuso. Il nuovo ingresso, denominato “ingresso dei catecumeni”, diventa un nuovo elemento di relazione tra interno ed esterno. Si accede all'ingresso laterale muovendosi dal sagrato fino ad incontrare una rampa con una pendenza molto leggera che ci permette di accedere alla chiesa con passo lento, dolce, mai faticoso. E' il simbolo del "passaggio", della strada che percorriamo prima di essere battezzati per "rinascere a vita nuova", prima di entrare nella Sua casa. E’ il simbolo del passaggio da una condizione ad un'altra. Il percorso è segnato da alcuni elementi che propongono il concetto di cammino verso il Signore: - la caditoia con la scritta "io sono la via, la verità, la vita, chi crede in me vivrà in eterno"; - l'albero di mele che si incontra lungo il cammino, simbolo del peccato originale che ci lasciamo alle spalle nel cammino verso il Signore; - l’evidente scritta "venite a me" che diventa un vero e proprio segnale di richiamo, una voce decisa per chi passa in auto o a piedi, magari di fretta, travolto dalla quotidianità. Dallo spazio pubblico di fianco la chiesa si raggiungere l'ingresso laterale mediante una scala, elemento di connessione tra l'aula liturgica e lo spazio esterno, tra la Chiesa e la società, una cucitura ben salda al terreno che si offre come spazio di incontro, di dialogo, elemento da utilizzare per sedersi a riposare, come parte di chiesa che vuole essere utilizzata, frequentata, consumata. I gradini seguono giaciture casuali, disordinate, che ci conducono in chiesa con un passo quasi incerto, una sorta di caos come ci appare a volte la nostra vita.