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Casa don Franco è un ex edificio rurale, sito nella campagna estensiva della terraferma veneziana, di proprietà dalla cooperativa sociale CoGes Don Milani. L’edificio è stato trasformato in struttura per l'accoglienza di minori ed ospita due comunità, ciascuna da intendersi come un'unità residenziale autonoma con camere, servizi, uffici, spazi comuni e didattici.
Le due strutture, così come sono state articolate, tengono conto delle riorganizzazione funzionale degli spazi, ma lasciano inalterata la lettura del grande porticato esistente che caratterizza la facciata principale del fabbricato. È stata ricostruita, attraverso l'eliminazione di alcune aggiunte, la proporzione del volume rurale originale e del portico, anche rendendo evidenti le vecchie travi di legno scuro recuperate e poste tra il laterizio del soffitto mantenuto a vista.
Al piano terra, in corrispondenza del salone principale, sono state aperte grandi vetrate, funzionali a portare luce allo spazio della ex stalla, ma anche alla valorizzazione dello spazio esistente e del carattere rurale dell’edificio. Internamente l’ex stalla, caratterizzata da volte in laterizio sostenute da colonne in cemento, è stata recuperata mantenendo i materiali originali a vista, che grazie alle grandi vetrate sono visibili anche dall’esterno e posti in continuità con il portico. La scelta è stata quella di procedere al recupero per quanto possibile degli elementi originali dell’architettura rurale dell’edificio e di rendere leggibili i nuovi interventi, in particolare le nuove pergole che segnano gli ingressi e che disegnano due volumi astratti che caratterizzano esternamente l'intervento. I materiali sono utilizzati nei nuovi interventi secondo un registro linguistico contemporaneo che complessivamente valorizza il fabbricato originale.
Il progetto conserva alcuni materiali esistenti, anche se non pregiati, ad esempio i pavimenti e le colonne in cemento, per mantenere la traccia delle differenti vite che ha avuto nel tempo l’edificio.