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Un appartamento anni ’50, non molto lontano dal centro storico di Torino, caratterizzato dallo schematico e ripetitivo layout dell’epoca che risolveva la necessità di “sviluppo seriale” attraverso l’uso industrializzato della pianta e del suo vivere. Posto agli ultimi piani di una palazzina, l’appartamento beneficia di una favolosa vista sull’arco alpino da una parte e da una vista sulla più vicina collina della città dall’atra; due scene in continua metamorfosi dettata dall’avanzare delle stagioni che colorano in modo differente il panorama.
L’appartamento Casa Unione, progettato a cura dello studio inedito architetti da parte di Matteo Francesco Muscas e Matteo Canepa, è stato completamente stravolto ed oggetto di una totale demolizione. L'appartamento si sviluppa su un unico livello di circa 110 mq ed ha ripreso la propria vitalità attraverso un attento e dettagliato studio degli spazi interni al fine di restituire una moderna soluzione in pianta, spaziosa e luminosa, nel rispetto delle esigenze dei nuovi proprietari.
L’ingresso è il fulcro dell’intero intervento progettuale, cuore pulsante della visione architettonica, armonioso, inatteso e colorato, un colpo di design minimale che capovolge lo schema classico d’ingresso che lo rende un ambiente estraneo e ben delimitato dal resto della casa. Una linea netta di separazione tra le aree dell’appartamento realizzato attraverso un avvolgente rivestimento in resina, color salvia e ben luminoso, su tutti i lati della scatola architettonica. Il pavimento si unisce e si fonde con le pareti e il soffitto e ne allunga le sue geometrie attraverso il ribassamento della copertura e la scomparsa voluta egli elementi di arredo ed edili come armadiature e porte a raso. L’ingresso si trasforma quindi in un cannocchiale verso la grande zona giorno scandita da luminose porte finestre tripartire con affaccio verso la città e le Alpi sullo sfondo.
L’ambiente giorno, anche se unico, è ben divisivo e definito nelle sue funzioni organizzative, frutto di una progettazione architettonica eseguita di pari passo con l’interior design dell’ambiente centrale. La cucina comunica con la sala da pranzo, ma allo stesso tempo resta invisibile agli occhi dei visitatori, poiché ben nascosta da una “quinta architettonica” - non a tutt’altezza - in resina grigia scura in cui al suo interno, da un solo lato, e presente la zona storage della cucina. La quinta, così sistemata, scandisce e separa le funzioni di cucina e sala living anche se nello stesso e unico ambiente. La zona relax, in cui è presente un divano double face, regala un’armoniosa vista a 360 gradi su tutta la zona living che viene artificialmente illuminata da due binari magnetici, paralleli tra loro, in cui spuntano dei cilindri circolari movibili a necessità ed esigenza dei fruitori. La zona giorno è caratterizzata da una pavimentazione di legno essenza rovere, a doghe, che viene risaltato dal colore bianco e brillante delle pareti che ben contrasta e si unisce con il verde dell’ingresso.
Attraversando una grande e invisibile porta a raso sulla muratura dell’ingresso si entra nella zona notte che si sviluppa attraverso camere le due camere da letto, il bagno e l’area lavanderia. La camera padronale, la più grande, è dotata di un piccolo ma funzionale bagno privato e una cabina armadio; la seconda invece, più piccolina, è una camera doppia per gli ospiti, che possono usufruire del bagno più grande.
Ogni ambiente è studiato al fine di restituire ogni singola funzione alle esigenze dei nuovi proprietari, una giovane coppia, amanti del design con un delicato gusto minimalista e funzionale.
Rights reserved inedito architetti
Project: inedito architetti studio
Design: Matteo Francesco Muscas
Team: Matteo Francesco Muscas, Matteo Canepa
Photographer: Sara Rosato
Editor: Edil Home srl