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Calatia Scarl 多家庭住宅项目 · Maddaloni 的现代生活空间

2015/09/17 00:00:00
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Con delibera del Consiglio Comunale n. 34 del 21 marzo 2000 viene approvato il Piano Triennale di Attuazione, ai sensi dell’art. 13 della legge 28.1.1977 n.10 e L.R. 16.10.1978 n.39. Il PTA definisce le opere da realizzare nel triennio tra cui gli interventi di edilizia pubblica residenziale (PEEP).Il quantum di edilizia da realizzare nel triennio è funzione sia del fabbisogno pregresso, sia di quello futuro valutato nell’arco temporale di dieci anni (1999 – 2009). il fabbisogno complessivo di edilizia da soddisfare nel triennio ammonta a n. 1.348 alloggi. Di tale quota, il 41,47% è attribuito alla edlizia pubblica per n. 559 alloggi e la residua aliquota del 58,53% per n. 789 alloggi alla edilizia privata.
1.    DESCRIZIONE DEI CARATTERI PAESAGGISTICI ED AMBIENTALI DEL CONTESTO
Il sistema territoriale cui appartiene Maddaloni si incardina sulla struttura di trasporto costituita dal futuro aeroporto di Grazzanise, dalle sue connessioni con la rete intermodale Nola – Maddaloni (Interporto) e dalla linea FS dell’Alta Velocità. Le grandi opere infrastrutturali in corso o decise, quali la stazione Porta di Afragola, l’aeroporto di Grazzanise, l’interporto Maddaloni – Marcianise appena citati, ed in più la Facoltà di medicina della Seconda Università di Napoli e le recenti realizzazioni del Tarì e del Polo della Qualità possono e devono fungere da volano per una complessiva riqualificazione ambientale dei nuclei urbani e per il definitivo decollo di significativi progetti regionali di sviluppo che consentano alla Campania di competere, in Europa, con regioni più evolute. Maddaloni, ai piedi del monte San Michele, a sud est della città di Caserta, con la quale confina, è parte importante e significativa della corona di comuni nota come conurbazione casertana nell’ambito del sistema urbano Napoli - Caserta. Il territorio comunale confina a nord con Caserta e Valle di Maddaloni, con Acerra, Marcianise e S. Felice a Cancello a sud, con Cervino e S. Maria a Vico ad est e con S. Marco Evangelista ad ovest. Il panorama dal monte San Michele consente vedute ampie di indubbio interesse. Il centro storico, con gli antichi insediamenti di Pignatari e Formali nella parte alta della città, caratterizzati da strette viuzze, case basse prevalentemente a corte, in parte recuperate, non sempre con interventi condivisibili, in parte in condizioni di elevato degrado e, in alcuni casi, di pericolo per la pubblica incolumità. Dal monte San Michele si legge il tessuto morfologico della città di antiche origini, con le prestigiose chiese e palazzi, le zone di più recente insediamento, gli insediamenti industriali di Marcianise e San Marco Evangelista, l’interporto Sud Europa Maddaloni – Marcianise, il nuovo policlinico in corso di realizzazione, l’abitato di Caserta con la emergenza monumentale di eccezionale interesse costituita dalla Reggia borbonica. Città di antiche origini, è uno dei maggiori centri religiosi della Provincia di Caserta; nota anche come “città delle venti cupole", ha monumenti importanti quali la Basilica del Corpus Domini, il Santuario di San Michele in posizione acropolica, il Convitto nazionale G. Bruno, la più antica istituzione scolastica della provincia di Caserta, realizzato per opera di Giuseppe Bonaparte in base a una specifica legge del 1807. E ancora il Museo civico con i reperti dell’antica Calatia, quello degli antichi mestieri, il Castello, simbolo della città, risale al periodo normanno, fu costruito per la sua posizione strategica, a 170 metri sul livello del mare, di forma irregolare, oggetto nel corso degli anni di numerose trasformazioni. Di notevole interesse il contesto paesaggistico: il M. Calvi (m. 535 s. l. m) e il M. Longano (m 580 s. l. m), a pochi chilometri di distanza i Ponti della Valle, gigantesca costruzione in tre ordini sovrapposti di archi, realizzata su progetto di Luigi Vanvitelli tra il 1753 e il 1759, per volere di Carlo di Borbone, per farvi passare l'Acquedotto Carolino che, con le acque provenienti dal M. Taburno, alimenta le cascate del parco della reggia di Caserta. Significative e numerose le presenze archeologiche, che, in epoca antica, circondavano la città di Calatia; nell’ambito territoriale testimoniano la vita che si svolgeva non limitata all'ambito urbano ed alle necropoli circostanti, ma in più ampi territori: lo evidenziano le consistenti tracce della centurazione, i resti di strutture abitative e di infrastrutture. La città riveste un ruolo importante nell’ambito di quel vasto territorio, a forte tradizione agricola, compreso fra Napoli, Capua ed il mare, conosciuto come Terra di Lavoro, la Liburia, che corrisponde all’antico Ager Campanus, delimitato a nord dal Volturno, ad est dai Monti Tifatini, e attraversato dal fiume Clanio, poi irreggimentato nei Regi Lagni. L’intera area è suddivisa e organizzata dalla centuriazione romana, permanenza ancora forte nella struttura e nella morfologia del territorio. Essa è costituita dall’incrocio di assi paralleli, i limites, che corrispondono ai cardines e ai decumani urbani, i primi in direzione est-ovest e i secondi in direzione nord-sud. Le grandi trasformazioni strutturali e morfologiche di Maddaloni hanno inizio nella seconda metà del secolo scorso, quando, dopo la guerra, si avvia la crescita edilizia in risposta alla forte domanda abitativa e al rapido e disordinato sviluppo economico. Nell’ottobre 2009 la città contava 38.602 abitanti: l’espansione insediativa è proseguita negli ultimi decenni, nei quali notevole è stata la migrazione dalla provincia di Napoli, segnatamente dal capoluogo regionale, che, per varie problematiche, è città in notevole decremento demografico. La superficie territoriale di Maddaloni è pari a 36,53 Kmq.; la densità demografica di 1056,72 ab./Kmq; il territorio insediato è sostanzialmente pianeggiante alla quota di 73 m.s.l.m.; le colline a oriente del nucleo urbano raggiungono l’altitudine massima di 427 m.s.l.m. Prevale l’economia del terziario: il commercio fa registrare una presenza di 1.827 U.L, che rappresentano il 58,6% delle attività produttive. L’industria, con 525 U.L., rappresenta il 16,8% delle attività. Discreta è la presenza di servizi alle imprese e nel settore dei trasporti, con circa 120 U.L. Gli istituti di credito sono presenti con n. 9 sportelli bancari. La superficie agricola è di 12,78 Kmq.; circa 10 ettari sono coltivati a vigneto, sui quali insistono 10 imprese vitivinicole. Devastante, dal punto di vista ambientale, è il panorama di cave nella zona pedemontana di Caserta, Capua, Maddaloni, San Felice a Cancello e Roccarainola; per il loro recupero, a quanto risulta, sono state investite ingenti somme per progettazioni di ampio respiro, il cui esito, allo stato, non è percepibile. Oggi Maddaloni si presenta come un centro in forte transizione, sospeso tra un passato agricolo e l’odierna realtà della forte concentrazione infrastrutturale e industriale che caratterizza il territorio vasto in cui è collocata e che costituisce una delle principali agglomerazioni industriali del Mezzogiorno. Un centro spaccato, anche visivamente, in due: una residenza insufficientemente attrezzata, con standard e modalità ancora rapportate alla vita agricola, e il vicino interporto, distinti e contrapposti, con le loro forme e le loro esigenze. In sostanza, la vita e l’assetto territoriale di Maddaloni sono espressione dell’evidente frattura tra i forti meccanismi di sviluppo esogeno e le conseguenze insediative delle azioni di tipo endogeno, molto diversificate per qualità, che lasciano, anche visivamente, grandi “terre di nessuno” a dimostrazione della difficoltà che la realtà locale ha incontrato nel tenere il passo con le grandi azioni decise prevalentemente al livello centrale.
5.3  DESCRIZIONE DELL’IMMOBILE DI PROGETTO
Sull’area oggetto d’intervento sarà prevista la realizzazione complessiva di n. 1 edificio con un totale di n.16 alloggi.  L’area edificabile risulta adiacente ad Est con Via Padre Pio, a Nord con Via R. Viviani, a Sud ed Ovest con lotti già edificati che affacciano su Via Napoli, che con le due strade precedentemente citate va a costituire un isolato dalla forma triangolare, sul cui vertice Nord-Ovest si attesta la Nostra area.
L’edificio con impianto rettangolare affaccia col lato lungo Ovest su via Padre Pio, da cui si accede al lotto con un ingresso carrabile verso il parcheggio ed un ingresso pedonale.
L’unico blocco scale con annesso ascensore serve 4 alloggi per piano (piano rialzato, 1-2-3   livello, più il piano cantinato), tipica tipologia a torre, caratterizzata da affacciamenti su tutti i fronti dell’organismo architettonico.
Tutto il complesso sarà dunque servito da una viabilità interna costituita da un corsello carraio asfaltato a servizio dei parcheggi a raso dislocati all’interno dell’area di competenza condominiale.
L’edificio in oggetto sarà composto da livelli così destinati:
Piano seminterrato
- n. 16 cantine di pertinenza di ogni singolo alloggio;
Piano Rialzato
- n. 4 alloggi speculari a due a due  di 84.00 mq lordi
Piano Primo – Secondo - Terzo
- n. 4 alloggi per piano speculari a due a due  di 96.55 e 70.79 mq lordi
Per garantire una qualità complessiva dell’abitare, la costruzione sarà improntata su principi progettuali e costruttivi finalizzati allo sfruttamento degli apporti energetici gratuiti, al contenimento delle dispersioni di calore, alla produzione, distribuzione ed emissione efficiente di calore, al contenimento dei carichi solari nel periodo estivo, all’efficienza nell’uso finale dell’energia elettrica.
Client CALATIA SCARL
Contractor GNARRA COSTRUZIONI
Cost 950.000
Status Completed works
Type Multi-family residence
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