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Il lavoro riguarda la progettazione di un’area di circa un ettaro all’interno della Cooperativa Sociale Agricola Si può fare, in contrada Zisola a Noto (SR). Lo scopo era riquadrare l’area disegnando vari orti sinergici con coltivazioni differenti e allo stesso tempo dare vita a spazi alternativi per un uso anche ricreativo e formativo nell’area. Ci sono quindi aree ombreggiate con gazebi in ferro, sedute in legno, uno spazio dedicato alla didattica per bambini e non,e un piccolo anfiteatro naturale realizzato con le balle di paglia. I materiali utilizzati sono paglia, ciottoli, ferro corten e legno. L’area è stata divisa in due grandi spazi a diverse altezze collegati da una scalinata ricoperta con ciottoli bianchi. Le forme degli orti sono dei parallelogrammi che dialogano tra loro creando diverse geometrie.
L’agricoltura sinergica è un nuovo tipo di agricoltura naturale e biologica, basata sulla sinergia tra le piante coltivate. Si basa sul presupposto che in natura tutto ha sempre funzionato alla perfezione senza la presenza dell’uomo. Le piante hanno prodotto i loro frutti senza essere accudite e il terreno non ha mai avuto bisogno di concimi per essere fertile. Coltivare in modo sinergico significa gestire l’orto in modo tale che possa somigliare il più possibile a un ambiente del tutto naturale riproducendone meccanismi ed equilibri e lasciando che gli esseri viventi che lo popolano (piante, lombrichi e ogni altro organismo presente nel suolo, dal più grande al più piccolo) cooperino autoregolando la produzione di ortaggi.