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梦幻般的曲线艺术 · MuSa 博物馆室内设计解读

2017/03/06 00:00:00
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Descrizione generale
“MuSa”, il “Museo di Salerno dell’Arte Contemporanea”; opere di pittura, scultura, architettura, fotografia, design, allestite in una struttura museale composita; collezioni permanenti, mostre temporanee, teatro all’aperto, cinema 3D e 4D e altro, consentiranno ai visitatori di godere di un programma di diversificazioni artistica, il tutto integrato in una progettazione fondata sulle Energie Rinnovabili – Renewable Energetics Resources.
L’area prevista per l’intervento progettuale è pari a 14750 m2; tre distinti ingressi distribuiscono il varco pedonale, l’area a disposizione per tre autobus turistici e/o scolastici di circa 1100 m2 e una zona per parcheggio auto visitatori e stalli per biciclette elettriche.
Elementi caratterizzanti il “terminal degli autobus” saranno dei particolari “ombrelloni tecnologici”: la progettazione di un parcheggio presenta sempre un’impostazione regolare; ruotando e sfalsando tali “ombrelloni” (di quattro altezze diverse) e orientandoli a sud al fine di sfruttare al meglio la loro copertura con pannelli fotovoltaici, si è dato al sito un tipico “segno” di movimento e di efficienza.
La struttura verticale di tali “ombrelloni” è in legno lamellare; la struttura orizzontale, anch’esse in legno sarà sia di schermatura che di sostegno per le celle solari; lungo il pilastro saranno posizionati idonei punti luce a led al fine di usufruire l’area anche di sera.
L’area d’ingresso di circa 80 m2, presenterà due “box” ognuno di circa 40 m2 ove saranno ubicati la security, la biglietteria, la direzione e l’amministrazione
Quindi si accede nel vasto “parco museale eco-sostenibille”: un’area pedonale di circa 4000 m2, tutta circondata da un giardino di 4000 m2; tale ampio spazio, oltre a distribuire i vari componenti dell’intera “MuSa” potrà essere utilizzato anche per “mostre e/o allestimenti temporanei” a tema.
Il MuSa
Il “MuSa” è una struttura, complessivamente di circa 2200 m2; sette padiglioni, dalla forma di "tronchi di cono eccentrici" che si intersecano tra loro, atti a formare un arco. La colorazione dei sette manufatti, sarà caratterizzata, di giorno dai profili colorati e di notte dalla illuminazione a led dello stesso colore degli infissi. Il tutto determinerà l'illusione di una visione di un "arcobaleno" (rainbow)!
Il manufatto architettonico, nel suo tratto iniziale, presenta due elementi “visivi” precisi: il rivestimento esterno o è “riflettente” o è “trasparente”.
Infatti, il rivestimento dello “stelo / galleria” sarà “riflettente”: composto da moduli di acciaio zincato preverniciato “Caiman” su sottostruttura metallica; il tutto conferirà alla facciata l’aspetto e il rilievo di una pelle a scaglie ed il loro movimento sinusoidale rifletteranno la luce, il cielo e gli alberi a seconda delle ore e delle stagioni, fondendosi con l’ambiente naturale circostante nella sua evoluzione diurna e notturna. La copertura di tale manufatto di circa 373 m2, presenterà moduli per l’impianto fotovoltaico e/o termo-solare.
Tale “stelo / galleria”, definirà l’iniziale percorso di visita del “MuSa”; esso sarà composta da 5 aree distinte: un info point, una galleria espositiva, due zone multimediali, una zona per la didattica, cinque ambienti disposti “a cannocchiale”. Cromaticamente il percorso sarà caratterizzato dai “colori” del sole: dal giallo tenue dell’alba al rosso fuoco del tramonto.
Nell’info point vengono presentate le motivazioni ed il percorso progettuale del museo; le aree “multimediali” e per la didattica consentiranno, attraverso l’uso di proiezioni ed esercitazioni, di conoscere l’arte attraverso le sue tante componenti; nella galleria espositiva si potranno conoscere e comprendere i temi delle mostre presenti nella struttura.
La struttura portante di tali “blocchi” sarà in “profilato di ferro”, visto e considerato che tali elementi non saranno visibili, ma inseriti all’interno delle tramezzature; i solai saranno “coibentati” e del tipo “alleggerito”. I cinque “blocchi” presenteranno inoltre, delle “vetrate” del tipo a “bassa emissione” al fine di garantire sia dei “fasci” di luce naturale laterali alle varie zone, sia un buon isolamento.
Dalla “galleria” si potrà accedere nel cuore del “MuSa”: il rivestimento in tale area sarà “trasparente”; una zona centrale cilindrica con copertura conica di circa 117 m2, individua l’area “bookshop” ove saranno presenti “gadget e libri” attinenti le mostre e gli autori presenti nel museo; il tutto circondato da piccoli “giardini in serra”, delle vere e proprie “insule verdi” di circa 100 m2. In tale zona, le finiture verticali e orizzontali, saranno tutte in ETFE (etilene tetrafluoroetilene) o similare; da questa area si potrà accedere o ai padiglioni museali.
Come già evidenziato in premessa, il “MuSa”, sarà individuato da cinque “tronchi di cono” di circa 1000 m2, in ETFE a “bassa emissione”, polimero isolante altamente selettivo che consente il passaggio della luce per circa il 64% con solo il 38% del calore solare, al fine di garantire sia una temperatura costante all’interno che una soffice illuminazione naturale.
La struttura portante verticale sarà composta da pilastri in “legno lamellare” disposti a “gabbia” oltre ad un pilastro (eventuale) centrale del tipo “rastremato”; la copertura in legno, inclinata, presenterà un”orditura con “capriate” in legno lamellare e la finitura superficiale sarà data da un “tetto verde” di circa 1200 m2 atto a garantire sia un ottimo isolamento che un efficiente controllo della temperatura interna.
Negli altri due restanti “tronchi di cono eccentrici” sono stati progettati specifiche aree di servizio: in quello di sinistra, un area “bar / ristorazione” su due livelli di circa 160 m2 con una capienza di 120 posti; i solai del piano ammezzato e la scale di collegamento della zona ristorazione saranno tutti del tipo in “materiale plastico e/o vetro strutturale” non trasparente; il “tronco di cono” di destra, presenterà un “cinema 4D” di circa 120 m2 con una capienza di 60 posti in cui si potrà assistere, avvalendosi di alta tecnologia futuristica, di un sistema “4D”, con proiettori virtuali per la visioni di video, filmati tutti incentrati sull’arte.
Le pareti inclinate dei “padiglioni”, determineranno la forma di “tronco di cono eccentrico”. La tipologia sarà “continua” e la finitura sarà di “ETFE a bassa emissione”, al fine di mantenere costante la temperatura interna (circa 20°/24°); naturalmente il polimero non insisterà su un perimetro di forma circolare ma bensì su una “poligonale”; la dimensione media di base di tali schermature sarà di circa ml. 2,60; le altezze variano da un minimo di ml. 3,00 ad un massimo di ml. 12,60.
Attraversando l’area giardino del “MuSa”, di giorno, il colore dei profilati di alluminio degli infissi delle vetrate, accompagneranno i visitatori che scorreranno i sette colori dell’arcobaleno; di notte la “magia scenografica” sarà affidata alle luci a LED, anch’esse dei sette colori dell’arcobaleno, poste lungo il perimetro degli infissi / vetrate.
Teatro Multisensoriale - Il Teatro dell’Arcobaleno
Terminato il “tour” nei museo, i visitatori passeggiando intorno al “MuSa”, potranno continuare il loro percorso nel “rainbow theatre - il teatro dell’Arcobaleno" una struttura di circa 600 m2 con una capienza di 250 posti; la copertura di tale manufatto sarà in “teflon” di colore bianco; la struttura portante sarà in legno lamellare e tiranti in acciaio; la forma tipologica sarà quella ad “ala di gabbiano”; il fondale del teatro (16 ml. x 8 ml.) sarà composto da sette vetri affiancati ed intelaiati in una su sottostruttura metallica leggera rivestita da moduli di acciaio zincato preverniciato “Caiman” riflettenti. Un sistema di riciclo dell’acqua produrrà sulle pareti vetrate un effetto di pioggia a cascata.
Il “rainbow” sarà un teatro all’aperto in cui si potrà godere della magia della musica e dei colori attraverso la “parete / fontana”, retro-illuminata da serie di LED di sette colori: rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco e violetto; i colori dell'arcobaleno e i giochi d’acqua, movimenteranno la scena ritmando i suoni della musica. Gli spettacoli di avanguardia, danza, concerti, ecc., che si potranno svolgere usufruiranno sia di sistemi multimediali sensoriali, che di fontane musicali il tutto al fine di combinare arte ed innovazione tecnologica. Nel teatro si potranno tenere incontri e conferenze, ulteriori mostre di pittura, scultura, musica, artigianato e libri, tutti a tema. Usufruendo di teli coibentati e retrattili si potrà anche ipotizzare una chiusura perimetrale.
Anche nel “rainbow” la scenografia sarà fondamentale: di giorno le luci e i suoni della “parete / fontana” e di notte il chiarore garantito dalla colorazione bianco – latte della tela di rivestimento, offriranno ai visitatori una visione soffice e vellutata.
Le Energie Rinnovabili
Un’insieme di sistemi tecnologici ad alta efficienza (solare, termico, geotermico, fotovoltaico, captazione, recupero e riuso delle acque, microeolico, tetti verdi) che garantiscono l’auto-sostenibilità energetica dell’intero “MuSa”, il vero “collante” dell’intera area.
L’intero complesso è progettato con logiche di eco sostenibilità e di consumo di risorse quasi zero.
In particolare: 80 pannelli solari termici sottovuoto capteranno le radiazioni solari convertendole in energia termica, veicolata da acqua calda ad alta temperatura (70-90°C), per una energia captata di circa 160 MWh/anno; 30 sonde geotermiche verticali, infisse a 100m di profondità, garantiranno un costante apporto di energia termica, veicolata da acqua calda a media temperatura (18-21°C), associate ad una pompa di calore da 130 kW di potenza termica/frigorifera e 30 kW di potenza elettrica; 150 pannelli fotovoltaici, raggruppati in 3 impianti, per una potenza nominale complessiva di circa 40 kWp, produrranno l’energia elettrica strettamente necessaria all’auto sostentamento  dell’intera struttura; un piccolo impianto di Solar Cooling, con chiller ad assorbimento (LiBr-H2O) da 15 kW, affiancato ai suddetti impianti, genererà per il periodo estivo l’acqua refrigerata (circa 7°C) per il condizionamento dell’intera struttura; il tetto “verde“, posto al di sopra del complesso principale permetterà una maggiore coibentazione e quindi un minor fabbisogno energetico; un sistema di canalizzazione delle acque meteoriche in cisterne, limiterà i fabbisogni idrici del complesso, alla sola fornitura di acqua potabile; l’intero impianto di illuminazione a LED, sia per gli spazi interni e sia per gli esterni, fornirà una illuminazione di grande impatto visivo, ma al contempo molto efficiente.
Obiettivi e finalità
In sintesi, “MuSa” è un sistema integrato che punta ad offrire al visitatore conoscenza, emozioni e sensazioni.
Il “focus” dell’intero complesso, oltre all’eco-sostenibilità, vuole fungere da stimolo per catturare e trasmettere le espressioni creative del territorio, funzioni tradotte nell’intero complesso, da un elemento naturale simile ad un fiore. La trasparenza dei materiali, l’estetica particolareggiata per forme e colori, darà a una così imponente architettura una visione ottica, di leggerezza e una notevole visibilità, un modello di riferimento nel panorama internazionale, il tutto alimentato dall’intenzione di rendere la struttura un polo multidisciplinare e rivolto alla sperimentazione.
La vista dei profili del manufatto architettonico, estremamente articolati, presenta da qualunque lato la si ammiri, un andamento volutamente ondulato, simile all’andamento naturale dell’orografia di un territorio.
La struttura, completamente ecosostenibile ed “off grid”, sfrutterà l’energia solare come fonte di luce e colore e la raccolta delle acque piovane per il fabbisogno idrico.
L’intero complesso, così progettato, sarà una macchina scenografica che tuttavia non tralascerà gli aspetti tecnici come le misure per il contenimento dei consumi e la dotazione di servizi.
Il “MuSa” è stato disegnato pensando anche alla sua visione notturna, donando un effetto di sogno a questa parte di città.
Di notte, l’illuminazione ad alta tecnologia ed a risparmio energetico dei LED, renderà le strutture visibili a grandi distanze per effetto dei fasci di luce proiettati verso il cielo.
L’idea di rubare al cielo un “arcobaleno” e portarlo sulla terra, con i suoi colori, fanno sì che questa oasi di cultura immersa nel verde, nell’immaginario collettivo, possa essere il punto di origine di una magia chiamata “Museo (di) Salerno”.
Obiettivi e finalità
Visitatori in aumento per i musei italiani è quanto afferma il Ministro per i beni culturali Dario Franceschini: nel 2015, i visitatori dei musei italiani sono cresciuti del 6% rispetto all’anno precedente, giungendo ad assommare 43 milioni di individui, mentre gli incassi in totale sono cresciuti del 14%. 
In poche parole si tratta di un milione di visitatori in più nel 2016 rispetto al 2015 e di un milione e 600 mila visitatori in più nel 2015 rispetto al 2014. Il ministro ha affermato che questi risultati tangibili sono anche il frutto delle nuove politiche adottate sia in termine di autonomia dei musei che di politiche tariffarie applicate. “E’ vero, ha detto ancora il ministro, che  non c’è nessun italiano tra i primi dieci nel mondo per  numero di visitatori ma se si guarda alla somma delle presenze nei nostri siti il dato è impressionante. Questo anche perché la nostra offerta è molto vasta”, ha aggiunto.
Franceschini ha insistito dunque sulla necessità di investire nel settore culturale e turistico, puntando soprattutto sullo sviluppo dell'offerta anche nel Meridione, "Per tanto tempo non si è investito su cultura e turismo a livello nazionale". La competizione globale, ha fatto infine notare ancora Franceschini, è molto forte “quindi non si può vivere di rendita sia nel settore pubblico che privato” ha chiosato il ministro. E si tratta soprattutto di cittadini italiani”. Questi i dati della conferenza generale Icom, il consiglio internazionale dei musei, che fino al 9 luglio riunisce a Milano oltre 3 mila professionisti del settore provenienti da 130 Paesi sul tema: Musei e paesaggi culturali.
Attività ed eventi, spazi, servizi, ristorazione, accessibilità e costi: ecco le variabili analizzate grazie ad un indagine “social”, avviata all’inizio di quest’anno, sui 20 Musei Autonomi del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo che hanno deciso di fare rete anche attraverso l’uso del web e dei social media, soprattutto per “ascoltare” la voce dei visitatori, nell’ottica di una costruzione di un audit virtuale della comunicazione culturale contemporanea. Una vera e propria classifica rilevata grazie ad un sistema di monitoraggio che ha individuato la reputazione online attraverso il sito web, i canali social e l’analisi della soddisfazione generale, quindi della percezione che le persone hanno dei musei. Dall'analisi dei contenuti rilevati sul web dal 1°gennaio al 31 maggio 2016 la soddisfazione generale dei visitatori è pari all’80,2 %, un dato positivo e in crescita del 3% rispetto allo stesso semestre del 2015. Nel dettaglio la percezione dell’Accoglienza è l’elemento che ha registrato un aumento maggiore tra il 2015 e il 2016 con un +43,8%, a seguire è cresciuta positivamente la percezione delle Attività e degli eventi +25,5%, degli Spazi +2% e dei Servizi + 31.9%.
“Questi dati rivelano quanto i musei italiani abbiano cominciato a colmare il divario digitale che li divideva dalle principali istituzioni culturali internazionali, da tempo impegnate nell’utilizzo della rete e dei social network per la propria promozione. Il sistema museale nazionale ha finalmente superato ogni timidezza e sta sperimentando con efficacia strumenti ormai imprescindibili per far conoscere e apprezzare le opere presenti nelle collezioni, le mostre e le attività”. Così ha ancora dichiarato il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini. Sempre la stessa ricerca ha individuato il TAI score (Travel Appeal Index Score) cioè il voto complessivo della presenza sul web, analizzato per tutti i canali social, per i contenuti, l’ottimizzazione, la gestione e le performance. Anche per il TAI Score si è registrato un aumento di 6 punti con un punteggio di 57/100 del 2016 rispetto al 51/100 del 2015. Crescita registrata anche per i canali monitorati di Tripadvisor, Facebook, Google Plus, Foursquare, HolidayCheck, Yelp e Zoover: tra i due semestri confrontati c’è stata una crescita complessiva del 240% dei contenuti pubblicati dagli utenti per raccontare la loro esperienza di vista dei Musei. Lo stesso vale per i contenuti pubblicati sui Social Network direttamente dai responsabili degli account social dei Musei che sono passati dai 2.809 del 2015 ai 7.165 del 2016, quasi triplicandosi. Nel dettaglio si è registrato un + 2.259 su Twitter, un + 1.418 su Facebook ed una risalita anche sul Instagram con un aumento di +190 rispetto al semestre 2015.
Salerno è il secondo comune della regione Campania per numero di abitanti e ventinovesimo a livello nazionale.
La superficie territoriale è pari a circa 60 km2 ma, di massima, i luoghi di maggior interesse culturale e turistico ed i principali eventi sono quasi tutti concentrati nel centro urbano: in un ottica di “città diffusa”, l’ubicazione del “MuSa” appare estremamente efficace ed atta a migrare i flussi turistici anche nella città orientale.
Il “MuSa” non sarà solamente un museo ma un complesso multifunzionale dedicato alla creatività contemporanea. Una composizione plastica che deve sorprendere ed affascinare per le forme e le strutture, in una esperienza artistica da vivere in modo totale, completo, assoluto. Spazi che fanno vibrare le corde universali della sensibilità umana plasmandosi secondo i canoni comuni della bellezza, manifestazione della modernità che coniuga tecnica e lirica creativa. Il progetto, per quanto di dimensioni contenute, contrasta volutamente, per la sua modernità, con il contesto urbano e paesaggistico. Occupando una superficie di quasi 15.000 metri quadrati, ospiterà mostre, convegni, seminari e laboratori, darà spazio a spettacoli e performance sia nei padiglioni espositivi sia nel teatro oppure nello spazio circostante la struttura.
“Quello che mi affascina è la curva libera e sensuale: la curva che trovo sulle montagne del mio paese, nel corso sinuoso dei fiumi, nelle onde dell’oceano, nelle nuvole del cielo e nel corpo della donna preferita. Di curve è fatto tutto l’universo. L’universo curvo di Einstein” (Oscar Niemeyer).
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