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Il progetto del Terminal per l’Aviazione Generale dell’Aeroporto di Olbia Costa Smeralda nasce dall’esigenza di ridimensionare l’aeroporto di Olbia che, negli ultimi anni, ha registrato significativi incrementi di traffico. In questo quadro di forte espansione è stato presentato un Piano di Sviluppo Aeroportuale, corredato dallo Studio di Impatto ambientale, che prevede nell’arco dei prossimi anni il potenziamento delle dotazioni aeroportuali esistenti, con una significativa espansione delle infrastrutture aeroportuali e di tutte le attività di supporto nel loro complesso, compresa la realizzazione del Nuovo Terminal per l’Aviazione Generale.
Il Terminal per l’Aviazione Generale dell’Aeroporto di Olbia Costa Smeralda è stato classificato dalla stampa specializzata nel settore tra i primi cinque al mondo ed i primi tre in Europa tra gli aeroporti che si sono distinti per estetica e cura dei dettagli, funzionalità ed elevata efficienza del flusso dei passeggeri.
Il nuovo Terminal A.G. di Olbia si presenta con caratteristiche architettoniche personali ed innovative, con un’immagine non confondibile con gli altri edifici aeroportuali, coniugando modernità e semplicità di linee con un aspetto equilibrato ed accogliente, caratterizzato da leggerezza e trasparenza, da materiali tradizionali che si ricollegano alla tradizione locale. Uno degli aspetti a cui è stata data maggior importanza è l’integrazione tra gli spazi esterni, le caratteristiche architettoniche del complesso, gli spazi interni, ed il design degli elementi impiantistici, degli arredi, della segnaletica e degli spazi pubblicitari. Le dimensioni, le proporzioni e la scelta dei dettagli e dei materiali negli ambienti riservati ai passeggeri, ai visitatori ed agli equipaggi, sono stati studiati per assicurare livelli elevati di comfort, tranquillità e piacevolezza. Queste caratteristiche sono state perseguite anche attraverso uno studio accurato dell’illuminazione, delle condizioni bioclimatiche, dell’isolamento dai rumori, ed un’adeguata protezione dagli altri agenti esterni, quali luce solare, vento, pioggia e forti escursioni termiche che possono verificarsi nelle varie stagioni.
Uno dei punti che hanno condizionato lo sviluppo architettonico dell’idea, è stato dato dal tipo di clientela a cui è destinato il Terminal, una clientela cosmopolita, generalmente colta ed esigente: si è cercato di dare a questo tipo di clientela un oggetto architettonico che non fosse confondibile, caratterizzante lo scalo di Olbia e tale da fornire immediatamente, all’arrivo, la coscienza di essere in Sardegna. Per questo si è fatto un uso abbondante di pietra e l’edificio è stato concepito come integrato con la tipica vegetazione locale, che si compenetra con esso entrando al suo interno. La costruzione non ha il sapore di un’aerostazione, ma piuttosto di un edificio di rappresentanza all’esterno e di un club esclusivo all’interno.
L’elemento più visibile del complesso è costituito dalla copertura, estremamente sottile, quasi una lama, sostenuta da pilastri circolari molto snelli, che comprende, unificandolo, l’intero complesso architettonico sottostante, articolato e vario. Questa copertura è un’immagine forte e riconoscibile già dalla fase di atterraggio. Essa svolge una duplice funzione: proiettare ombra sulle facciate vetrate nei periodi più caldi, quelli di maggiore affollamento, e di riparare dalla pioggia durante lo sbarco dalle navette lungo il lato “Air side”. Al tempo stesso crea un’intercapedine tra l’edificio e il tetto, che consente l’alloggiamento e la distribuzione degli impianti di ventilazione e condizionamento.
Le grandi facciate vetrate, che si riflettono nel bacino d’acqua creato alla loro base, con elementi di taglio orizzontali, infondono una sensazione di leggerezza e trasparenza e, al tempo stesso, permettono di godere della splendida vista delle montagne verso sud.
Un altro elemento fortemente caratterizzante è dato dal patio circolare, con piante ed acqua, inserito in un cilindro vetrato nel cuore dell’edificio, che squarcia con un taglio profondo tanto il tetto che la facciata “Air side” del Terminal.
La sala riservata ai VIP è in posizione appartata, con un ingresso indipendente per assicurare la privacy, collegata al resto del fabbricato da un corridoio vetrato, in cui il verde esterno penetra all’interno attraversando il complesso da una parte all’altra.
Il progetto è stato curato in ogni dettaglio, dalla scelta dei materiali, l’illuminazione, gli arredi e gli accessori, rispecchiano un design accurato e piacevole. Negli spazi interni ed esterni dell’aeroporto sono esposte opere di artisti di fama internazionale, come le “Pietre Sonore” dello scultore Pinuccio Sciola, le “Madri” di Costantino Nivola, i preziosissimi arazzi della tradizione sarda e numerosi oggetti preziosi, posizionati all’interno di teche disegnate appositamente.
ORGANIZZAZIONE DISTRIBUTIVA Il fabbricato è stato articolato su due piani fuori terra ed un basamento interrato, secondo il seguente schema: nel basamento sono posizionati depositi, locali tecnici e spogliatoi per il personale, al piano terra si trovano spazi operativi, aree passeggeri ed equipaggi, ed infine al primo piano uffici, servizi vari non necessariamente connessi con le altre attività, fitness-centro benessere, business center, ristorante. L’articolazione su due piani permette di suddividere le attività legate all’operatività del Terminal, posizionate al piano terra, da quelle di supporto, posizionate al primo piano. Il sistema dei collegamenti verticali è realizzato mediante due ascensori e due corpi scala posti alle due estremità che arrivano al piano interrato e funzionano da uscite di emergenza.
SISTEMAZIONI ESTERNE Nella progettazione delle sistemazioni esterne è stata posta particolare importanza al sistema della circolazione stradale, razionale ed efficiente, che assicura un aspetto elegante ed ordinato all’area che circonda l’edificio. In particolare sono stati approfonditi in dettaglio i seguenti elementi: la viabilità per la quale sono state studiate le dimensione delle strade, i marciapiedi, i percorsi pedonali, l’illuminazione e la segnaletica; i parcheggi distinti per passeggeri, mini pullman, autobus, taxi, noleggio auto, polizia, operatori aeroportuali, autorità; lo studio della vegetazione e le macchie fiorite di facile manutenzione; le coperture degli ingressi lato terra e lato aria a protezione di persone ed autoveicoli.
Le aree a verde, infatti, contribuiscono a far apparire l’edificio più come una villa immersa nella natura che come un’aerostazione passeggeri: fitte macchie di vegetazione circondano i parcheggi, nascondendoli alla vista, e le piante scelte si armonizzano con il contesto ambientale mediante l’impianto di essenze tipiche della zona.
CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE E MATERIALI Per la realizzazione del nuovo Terminal sono stati previsti materiali naturali, caldi e tradizionali, che si alterneranno con un piacevole contrasto alle moderne strutture in acciaio ed alle grandi facciate vetrate strutturali, studiate per offrire un buon isolamento termico ed acustico.
Tutto l’edificio poggia su un basamento in pietra, con taglio squadrato e moderno, che sostiene i giardini che lo circondano, ed i muri opachi perimetrali sono realizzati con una struttura di tipo tradizionale con setti portanti e pilastri in cemento armato, placcati all’esterno con grandi blocchi di granito.
Le strutture a vista sono in acciaio, con un disegno particolarmente curato, le facciate vetrate hanno grandi cristalli lievemente colorati in verde, e la copertura con i grandi sbalzi che protegge l’edificio, è rivestita con lastre di rame ossidato. La grande copertura a “ombrello” è realizzata con travi reticolari leggere e poggia su sottili pilastri tubolari, proteggendo l’edificio dal sole nei periodi più caldi con le grandi ed affilate strutture a sbalzo.