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Situata nel centro storico, la barberia si esprime con un progetto dal linguaggio essenziale nel rispetto dell’esistente, privo di elementi superflui e ricco di invisibili dettagli.
L’irregolarità planimetrica è resa esplicita attraverso lo schema ortogonale della pavimentazione, estesa fino all’esterno come segno di invito e di ospitalità, con fughe prospettiche che sottolineano la giusta collocazione degli arredi.
L’infisso esterno è stato arretrato, in allineamento al perimetro interno, per demarcare lo spazio di passaggio come segno di apertura alla piazza, ed il suo colore nero ha lo scopo di inquadrarla e catturarne l’attenzione.
Le geometrie degli arredi sono interamente disegnate su misura, alla ricerca dei giusti rapporti con lo spazio. Mediante il rapporto aureo, si sono determinate le proporzioni della postazione di lavoro. Un piano verticale determina la quota dei piani espositivi, generando uno spazio libero da interruzioni visive, in cui domina la geometria e la prospettiva.
Gli arredi sono interamente in legno, con finitura noce, per rendere l’ambiente elegante ed accogliente.
La postazione di taglio si ispira alle antiche barberie, con base di appoggio unica sormontata da uno specchio continuo, per favorire la comunicazione tra i clienti durante l’attività di taglio; una caratteristica ormai persa, che solitamente prevede postazioni indipendenti tra loro.
La cassa è collocata nella medesima posizione della cassa dell’antica enoteca. Alle sue spalle, a colmare il vuoto tra due vani, un arredo con funzione di espositore ed armadio su fronti opposti.
La panca è un elemento di continuità tra due ambienti a quote differenti che, da seduta nella sala principale, diventa base d’appoggio ad altezza gomito nella sala con funzione di intrattenimento.
Un cerchio luminoso è protagonista dello spazio architettonico, come elemento “sacrale” con forte potenziale simbolico, capace di esaltare forme, materiali ed il taglio mediante una luce omogenea.