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L'antico abitato di Massa Martana di origine medievale è costruito sopra una fragile rupe di travertino argilloso. Le immagini selezionate rappresentano due momenti molto importanti del progetto generale di recupero: il rilievo in scala 1:50 (eseguito in occasione del programma di recupero messo a punto dopo il sisma del '97) e le prime soluzioni progettuali di concept design del muro di consolidamento della rupe. L'intervento generale sulla rupe nella sua fase inziale, coordinato dall'ing. Claudio Comastri e dall'ing. Giuseppe Federici, si è articolato in cinque fasi: disgaggio e ripulitura della rupe verso valle; realizzazione del piede; consolidamento della parte basamentale; realizzazione del sistema dei tiranti passivi; realizzazione del muro di contenimento. Sul piano architettonico l'idea del muro nasce dalla tradizione medievale e dalla storia urbana di alcuni centri storici umbri che negli anni quaranta/cinquanta sono stati risanati con analoghe opere di consolidamento (Todi, Cascia, Norcia, Perugia). Il muro è pensato anche come un'opera di land art: un grande “segno” inserito nel paesaggio in grado di relazionarsi con la storia dei luoghi e con la richiesta della Comunità e dell'Amministrazione locale di realizzare un 'affaccio' verso la valle sottostante. La sua linea spezzata, come rappresentato negli schizzi di progetto, segue l'andamento naturale della rupe riproducendone la stratigrafica tipo-morfologica con l'intento di migliorarne l'integrazione paesaggistica e ambientale. Il plastico di studio, presentato alla Commissione Regionale (presieduta dall'ing. Luciano Tortoioli e dal prof. Gianluigi Nigro), unitamente agli schizzi ed alle tavole di progetto, mette in evidenza la fattibilità tecnica e la possibilità di conseguire il duplice obiettivo di contenimento/risanamento geotecnico (da una parte) e di riqualificazione urbana (dall'altra). Lo sviluppo e la realizzazione del progetto di risanamento sono stati negli anni seguiti da un team di professionisti coordinati dall'ing. Giuseppe Federici.