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L’opera realizzata si mette in dialogo con le dimensioni di Piazza Castello e le sollecitazioni ambientali che da qui provengono.
Per Palazzo Ducale, Nagasawa ha ideato un grande vortice composto da sette pannelli curvi di una lega di alluminio e titanio, ognuno della misura di sette metri di lunghezza per due di altezza e spessi 30 centimetri. Secondo l’artista il vortice che viene creato dalla disposizione dei sette elementi è metafora dell’energia stessa che anima il mondo, dalla forme vegetali a quelle cosmiche (basti pensare ai buchi neri), secondo un movimento concentrico che invita letteralmente gli spettatori ad entrarvi e girarvi dentro.
Collocata all’interno dell’emiciclo della grande esedra di Piazza Castello, la scultura Vortici di Nagasawa si inserisce nello spazio concentrando al suo interno l’energia stessa della piazza e dell’architettura circostante. La sua forma allusiva e emblematica, riavvolge la storia intorno a simbologie, forme e imprese gonzaghesche che costellano pareti e soffitti di Palazzo Ducale, a partire dal celebre labirinto del Forse che sì forse che no.