查看完整案例
收藏
下载
翻译
Assunto del progetto è che la Rada debba essere interpretata spazialmente e strutturalmente in rapporto all’ambiente e alla città. La sua centralità geometrica diventa centralità funzionale e simbolica del luogo.
La ricostruzione dell’identità della Rada richiede una esplicita definizione del suo spazio, e dunque delle “soglie” che la delimitano: rispetto al Rodano, con il recupero e la valorizzazione del significato storico dell’Île Rousseau; e rispetto al lago, con la configurazione della Terza Riva come nuova porta simbolica e interconnessione paesaggistica tra il Parc de la Grange e Perle du Lac - Nation.
I fronti urbani, le rive e lo specchio d’acqua costituiscono la principale unità morfologica dell’insediamento, e il recupero del legame tra la rada e la città è dunque l’obiettivo prioritario del masterplan.
La nuova configurazione dello spazio pubblico delle rive vede una forte diminuzione della quota destinata alla viabilità automobilistica, a vantaggio dell’incremento del verde urbano, della mobilità dolce pedonale e ciclabile, e del sistema di trasporto collettivo in sede propria. L’anello chiuso della mobilità dolce, sia privata che pubblica, rende concreta la concezione unitaria delle rive, permettendo la connessione dell’intero sistema attraverso il nuovo Ponte della Rada. Nel modello così definito le singole rive acquisiscono poi una propria caratterizzazione morfologica e funzionale.
Sulla riva sinistra gli interventi più rilevanti riguardano il tratto compreso tra il Jet d’Eau e la Maison Royale, dove viene recuperato un rapporto più diretto con l’acqua; questi interventi di naturalizzazione sono orientati a soddisfare diversi tipi di fruizione, con piattaforme galleggianti, passerelle, chioschi, spiaggia.
Sulla riva destra prevale per il Quai Wilson il rapporto diretto con il paesaggio lacustre, attraverso un intervento di naturalizzazione che ridefinisce il profilo e la linea d’acqua, nonché le modalità di fruizione; mentre sul Quai du Mont-Blanc si mantiene e si restaura il disegno ottocentesco originario.
Sulla Terza Riva, impostata sui moli esistenti e innervata dal ponte per la viabilità principale e per i sistemi della mobilità dolce, sono localizzate le nuove funzioni di attrattività urbana, come il Palais du Lac e i nuovi giardini sul lago.
Il Palais du Lac è un’architettura insieme complessa ed essenziale. È complesso il sistema di relazioni che stabilisce, ed è essenziale il segno, leggero e trasparente.
Punto di snodo fondamentale nel sistema città / rada / lago, accoglie funzioni di elevata attrattività urbana, comprendendo spazi per la ristorazione e la convivialità, un auditorium da 800 posti, sale espositive, urban center e centro di formazione sull’ecosistema lacustre, oltre ad una terrazza panoramica attrezzata, dalla quale abbracciare con un colpo d’occhio l’intero sistema urbano e ambientale. Inoltre stabilisce un rapporto privilegiato con i Bains des Pâquis, rafforzandone il ruolo storico e le potenzialità d’uso.
★ progetto finalista