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A Padova il gruppo di lavoro dell’architetto e senatore a vita Renzo Piano ha lavorato per più di due mesi nella sistemazione di spazi nella parrocchia di San Carlo, realizzata negli anni ‘90 dall’architetto Rossettini, nel quartiere periferico dell’Arcella. L’apertura di due aule studio all’interno del patronato, promossa dalla parrocchia di San Carlo e sostenuta dall’Università di Padova assieme alla Coalizione Civica, al Comune di Padova e alla Fondazione Cariparo, è stata la scintilla che ha permesso la collaborazione tra parrocchia e università e che ha determinato la scelta dell’area di progetto. Vivendo gli spazi della parrocchia e confrontandosi con le persone e le associazioni coinvolte, sono emerse delle criticità relative ad alcuni dei suoi ambienti; la decisione progettuale è stata dunque quella di concentrare l’intervento su un numero limitato di spazi, nello specifico l’ingresso, il bar, il corridoio e la sala polivalente con l’annesso cortile. A fronte dell’arrivo di più di cento studenti che hanno iniziato a frequentare periodicamente gli spazi della parrocchia, si è riscontrata una scarsa capacità di accogliere effettivamente queste persone e la percezione degli spazi della parrocchia come luoghi di transito, dei “non-luoghi”.
Gli interventi previsti dalla strategia sviluppata mirano quindi a creare un senso di accoglienza, donare dignità ad ambienti oggi poco sfruttati e rafforzare in questo modo il senso di identità ravvivato dall’arrivo dei giovani. Il gruppo G124 di Padova è stato affiancato dallo “IEA MADE”, un laboratorio di autocostruzione a cui hanno par- tecipato trenta studenti di tutti gli anni della Scuola di Ingegneria Edile-Architettura di Padova, che pro bono hanno aiutato nella realizzazione degli interventi, confrontandosi per la prima volta con la fase esecutiva del progetto. Non solo gli studenti dell’università, ma anche alcune imprese locali, i parrocchiani e la comunità hanno offerto gratuitamente il loro aiuto e il loro tempo creando una particolare sinergia. Le attività che si svolgono all’interno degli spazi del complesso spaziano da quelle legate alla spiritualità a funzioni laiche di incontro della collettività. La diversità degli utenti e delle funzioni coinvolte ha fatto sì che il confronto e l’ascolto delle esigenze della comunità divenisse un momento fondamentale all’interno del percorso progettuale. Questo è stato possibile grazie anche all’ospitalità della parrocchia che ha dato a disposizione ai borsisti del G124 e al gruppo IEA MADE una stanza vicino alle aule studio, per poter studiare gli interventi da vicino.
L’ingresso della parrocchia è stato trasformato da luogo di passaggio e di confusione a luogo accogliente e di incontro. Per fare ciò di fondamentale importanza è stata la demolizione del muro della vecchia biglietteria, in disuso da tempo, allargando notevolmente lo spazio e dando un segnale forte della direzione che voleva prendere il progetto: valorizzare il senso di accoglienza che questi luoghi possono generare. Per quanto riguarda il bar l’intervento si è concentrato sul restyling dei suoi interni e sulla creazione di una piccola emeroteca. Nella sala polivalente sono stati costruiti dei dispositivi mobili, le “magic boxes”, che permettono diverse configura- zioni spaziali e al contempo contengono le sedute ed altri elementi di arredo che prima creavano confusione. Inoltre è stato vivacizzato il cortile interno dove trovano luogo attività ludiche dei bambini.
Team G124 Padova Tutor: prof. Edoardo Narne Borsisti: Marco Lumini, Francesca Memo, Alberto Michielotto con la collaborazione di “IEA MADE”